**"Clima: Vent'anni di città in marcia per il domani. L'onda verde di Fridays for Future."**

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Clima in Piazza: Sciopero Globale dei Movimenti Ambientalisti contro "l'Economia di Guerra"

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Oggi, un'ondata di proteste ambientali ha investito l'Italia, con manifestazioni che si sono svolte in 20 città, nell'ambito di uno sciopero globale promosso dai movimenti ambientalisti. La mobilitazione, intitolata "Costruiamo il Futuro", ha visto protagonisti soprattutto i giovani di Fridays for Future, che hanno sfilato per le vie dei centri urbani con striscioni e slogan.BR

Il cuore della protesta è la denuncia di quella che viene definita "l'instaurazione di un'economia di guerra", in riferimento alle politiche energetiche e agli investimenti militari che, secondo i manifestanti, sottraggono risorse preziose alla transizione ecologica. "Stiamo assistendo a una corsa agli armamenti e a un ritorno a fonti fossili dannose per il pianeta," ha dichiarato un portavoce di Fridays for Future durante il corteo di Milano. "Chiediamo una riconversione ecologica radicale, investimenti in energie rinnovabili e politiche che mettano al centro la tutela dell'ambiente e la giustizia climatica."BR

Le manifestazioni hanno toccato città come Roma, Torino, Firenze, Napoli e Palermo, raccogliendo l'adesione di studenti, lavoratori e attivisti di diverse associazioni. In molte piazze, sono stati organizzati dibattiti e momenti di approfondimento sui temi della crisi climatica e delle alternative sostenibili.

L'obiettivo dei movimenti ambientalisti è chiaro: riportare l'attenzione pubblica sulla necessità di un cambiamento radicale nel modello di sviluppo, abbandonando la dipendenza dai combustibili fossili e promuovendo un'economia circolare e rispettosa dell'ambiente. La sfida, affermano, è quella di "costruire un futuro" che sia davvero sostenibile per le nuove generazioni.

Maggiori informazioni sulle iniziative e gli obiettivi del movimento sono disponibili qui: Fridays for Future. Per approfondire le tematiche della transizione ecologica, si può consultare il sito del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica: MASE.

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(11-04-2025 12:47)