Elicottero sulla pista: sciata da 2000 euro

Elicottero sulla pista: sciata da 2000 euro

Atterra in elicottero sulla pista da sci: multa da 2000 euro per un imprenditore

Un facoltoso imprenditore lombardo si è visto costretto a pagare una salata multa dopo aver deciso di accorciare i tempi del suo viaggio sulle piste da sci del Trentino. Invece di affrontare il consueto percorso stradale, l'uomo ha optato per un arrivo decisamente più spettacolare, ma anche illegale: un atterraggio in elicottero direttamente sulla pista del comprensorio del Grostè, sulle Dolomiti di Brenta.

L'episodio, avvenuto quest'anno, ha destato scalpore e acceso il dibattito sulle violazioni delle norme di sicurezza e sul rispetto dell'ambiente montano. Secondo quanto riportato dalle autorità, l'imprenditore, spinto dalla voglia di sciare, ha ritenuto opportuno utilizzare un elicottero privato per raggiungere le piste, evitando così ore di viaggio in auto. Una scelta che, però, gli è costata cara.

L'atterraggio, avvenuto in un'area non autorizzata, ha comportato una multa di 2000 euro, comminata dalle forze dell'ordine intervenute sul posto. Le autorità hanno sottolineato la pericolosità dell'azione, considerando il rischio per la sicurezza degli sciatori presenti sulla pista e l'impatto ambientale derivante dall'utilizzo di un elicottero in un'area protetta come le Dolomiti di Brenta. L'episodio rappresenta un monito a quanti pensano di poter aggirare le norme con scorciatoie di questo tipo, mettendo a rischio la sicurezza e l'incolumità altrui.

La vicenda evidenzia l'importanza del rispetto delle regole, anche per chi dispone di risorse economiche elevate. Le Dolomiti di Brenta, patrimonio naturale di inestimabile valore, meritano rispetto e tutela, e azioni come questa dimostrano la necessità di una maggiore vigilanza e di sanzioni adeguate per scoraggiare comportamenti simili in futuro. L'imprenditore, seppur dispiaciuto per l'accaduto, ha comunque ammesso la propria responsabilità, pagando la multa senza ulteriori contestazioni.

Questa vicenda ci ricorda l'importanza di pianificare adeguatamente le proprie trasferte, rispettando le norme e le procedure vigenti. La convenienza di un arrivo spettacolare non può giustificare la violazione di leggi e regolamenti a tutela dell’ambiente e della sicurezza pubblica. Il caso del Grostè dovrebbe servire da esempio per tutti coloro che frequentano le aree montane. Ricordiamo inoltre l’importanza di informarsi preventivamente sulle normative locali, consultando i siti ufficiali delle amministrazioni competenti, come ad esempio quello della Provincia Autonoma di Trento.

(12-04-2025 13:13)