Caso Stasi, svolta: regime di semilibertà. L'avvocato punta al processo di revisione.

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Alberto Stasi Ottiene la Semilibertà: Un Nuovo Capitolo nel Caso Garlasco

L'uomo, condannato per l'omicidio di Chiara Poggi, potrà uscire dal carcere di giorno. La decisione riapre vecchie ferite e alimenta il dibattito sulla giustizia.

Dopo anni dietro le sbarre, Alberto Stasi, il 41enne condannato nel 2015 a 16 anni di reclusione per l'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007 a Garlasco, ha ottenuto la semilibertà. La notizia, giunta come un fulmine a ciel sereno, ha scosso l'opinione pubblica e riacceso i riflettori su un caso che ha segnato profondamente la cronaca italiana. BR

I suoi legali hanno espresso "contento e soddisfazione per la decisione", sottolineando come questo rappresenti un passo importante nel percorso di reinserimento sociale del loro assistito. BR

Dall'altra parte, il dolore e l'angoscia della famiglia Poggi rimangono vivissimi. La madre di Chiara ha dichiarato: "Speriamo solo di non incontrarlo mai", parole che racchiudono tutto il peso di una perdita incolmabile e di una ferita che non si rimargina.BR

Il legale della famiglia Poggi ha aggiunto: "A noi interessa più la verità che la libertà", evidenziando come, nonostante la decisione del tribunale, permangano dubbi e interrogativi sulla vicenda. La ricerca della verità, dunque, resta la priorità assoluta per chi ha subito questa terribile perdita. BR

La semilibertà, concessa dal tribunale di sorveglianza, permetterà all'uomo di trascorrere le giornate fuori dal carcere, impegnato in attività lavorative o di volontariato, per poi fare rientro in cella la sera. Si tratta di una misura prevista dall'ordinamento penitenziario, finalizzata al reinserimento graduale del condannato nella società. BR

La vicenda di Garlasco continua a dividere l'opinione pubblica. Da un lato, chi ritiene che la giustizia abbia fatto il suo corso e che sia giusto concedere una seconda opportunità a chi ha scontato la propria pena; dall'altro, chi non riesce a dimenticare la tragica fine di Chiara Poggi e considera inaccettabile che l'uomo che è stato condannato per la sua morte possa beneficiare di permessi e misure alternative. BR

Il caso rimane un esempio di come la giustizia, pur seguendo il suo iter, non sempre riesca a placare il dolore e la sete di verità. La semilibertà riapre una pagina dolorosa per tutti i protagonisti di questa triste storia.

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(11-04-2025 15:37)