Pellegrini: Sinner e le ingiustizie nel mondo dello sport

Pellegrini: Sinner e le ingiustizie nel mondo dello sport

Federica Pellegrini: “Il caso Sinner e le ingiustizie nel mondo dello sport”

Federica Pellegrini, ex campionessa di nuoto e oggi membro del CIO in rappresentanza degli atleti, ha rilasciato un’intervista in cui ha espresso la sua opinione sul caso di Jannik Sinner e sul sistema di giustizia sportiva. "Capisco la necessità di difendere Jannik, è un atleta straordinario – ha affermato la Pellegrini – ma è innegabile che il suo caso sia stato trattato in modo diverso rispetto a tanti altri. Ho visto molti atleti, nel corso della mia carriera, pagare per una negligenza nell’uso di un farmaco, una semplice dimenticanza o un errore di interpretazione delle regole. Questo è giusto. È così che si combatte il doping, con severità e coerenza."


La Pellegrini, che ha sempre combattuto per la trasparenza e l'equità nello sport, ha sottolineato l’importanza di un sistema di giustizia sportivo giusto ed imparziale. "Non si può avere un doppio standard – ha aggiunto – se si vuole davvero contrastare il doping, bisogna applicare le stesse regole a tutti, senza eccezioni. Non si tratta di difendere o condannare un singolo atleta, ma di garantire che il sistema sia equo e credibile. Solo così si potrà tutelare l’integrità dello sport e proteggere gli atleti onesti."


L'ex campionessa ha poi rivolto un appello alle istituzioni sportive internazionali: "È necessario un maggiore dialogo e una maggiore chiarezza nelle regole antidoping. Bisogna aiutare gli atleti a comprendere appieno le norme, fornire loro il supporto necessario per evitare errori e garantire loro un processo giusto e trasparente in caso di violazioni. Il messaggio deve essere chiaro: il doping è inaccettabile, ma la giustizia deve essere equa per tutti."


Le parole della Pellegrini risuonano come un monito per il mondo sportivo: la lotta al doping richiede rigore, ma anche giustizia e uguaglianza. Il caso Sinner, secondo la campionessa, rappresenta un’occasione per riflettere sulla necessità di un sistema più equo e trasparente, in grado di garantire a tutti gli atleti un trattamento giusto, a prescindere dal loro nome o dalla loro fama.


La discussione sul caso Sinner e sul trattamento riservatogli, solleva interrogativi importanti sul futuro della lotta antidoping e sulla necessità di garantire un sistema di giustizia sportivo effettivamente imparziale e coerente. Le parole di Federica Pellegrini, con la sua esperienza e la sua autorevolezza, offrono un importante contributo a questo dibattito, invitando a riflettere sulla complessità del problema e sulla necessità di una profonda riforma del sistema.

(11-04-2025 01:00)