Lo Stato di diritto resiste, secondo Amoroso

Lo Stato di diritto resiste, secondo Amoroso

La tragedia dei suicidi in carcere: il grido d'allarme del Presidente Amoroso

Il Presidente della Corte Costituzionale, Giuliano Amoroso, ha definito "tragedia" l'aumento dei suicidi nelle carceri italiane, lanciando un allarme sulla situazione critica del sistema penitenziario. In una recente dichiarazione, Amoroso ha sottolineato la necessità di un intervento urgente e incisivo per affrontare le cause profonde di questo fenomeno drammatico, che mina alla base i principi dello Stato di diritto.

"Non possiamo restare indifferenti di fronte a questa emergenza umanitaria", ha dichiarato il Presidente, evidenziando come i suicidi in carcere rappresentino una violazione dei diritti fondamentali dei detenuti e un fallimento del sistema nel garantire loro adeguate condizioni di vita e di assistenza. Amoroso ha sottolineato la necessità di investimenti significativi in risorse umane e strutturali per migliorare le condizioni di detenzione, promuovere percorsi di reinserimento sociale e garantire l'accesso a cure psicologiche adeguate.

Nonostante la gravità della situazione, Amoroso ha ribadito la sua fiducia nello Stato di diritto italiano, affermando che le istituzioni sono chiamate a reagire con determinazione e a mettere in atto politiche efficaci per prevenire ulteriori tragedie. "La sfida è quella di garantire la sicurezza pubblica senza sacrificare i diritti fondamentali delle persone private della libertà", ha aggiunto il Presidente, indicando la necessità di un approccio integrato che consideri la complessità del problema e che coinvolga tutte le istituzioni competenti.

La dichiarazione di Amoroso arriva in un momento di particolare tensione per il sistema penitenziario italiano, alle prese con sovraffollamento, carenze di personale e un crescente disagio tra i detenuti. La questione dei suicidi in carcere è divenuta negli ultimi anni un problema sempre più pressante, con un numero di casi in costante aumento. Diverse organizzazioni per i diritti umani hanno più volte denunciato le precarie condizioni di vita nelle carceri italiane, sollecitando interventi immediati per garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei detenuti.

L'appello del Presidente Amoroso rappresenta un monito importante per le istituzioni e per l'intera società. La lotta al suicidio in carcere richiede un impegno collettivo e una presa di coscienza diffusa, perché la dignità umana non può essere negata a nessuno, nemmeno a chi si trova privato della libertà.

È necessario, dunque, un impegno concreto da parte delle istituzioni per affrontare le cause profonde di questo drammatico fenomeno e garantire il rispetto dei diritti umani di tutte le persone detenute.

(11-04-2025 13:44)