Ecco una riformulazione del titolo: **Riarmo, dietrofront nella mozione di destra: fratture nella maggioranza.**

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Billi (Lega) alla Camera: "No agli 800 miliardi di debiti del piano di Ursula"
Roma - "Ci opponiamo fermamente agli 800 miliardi di euro di nuovi debiti previsti dal piano della Presidente von der Leyen!" ha tuonato oggi l'onorevole Lorenzo Billi, esponente di spicco della Lega, durante il dibattito alla Camera dei Deputati. L'intervento del deputato ha acceso ulteriormente gli animi in un'aula già surriscaldata dalla discussione sulla mozione presentata dalle forze di centrodestra in merito alla revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La mozione, che inizialmente conteneva un esplicito riferimento alla necessità di un "riarmo coordinato a livello europeo", è stata profondamente modificata, facendo sparire completamente la suddetta espressione. Tale cambiamento ha scatenato un vespaio di polemiche e accuse incrociate tra le diverse componenti della maggioranza.
"È evidente la profonda spaccatura interna alla maggioranza su temi cruciali come la politica economica e la difesa", ha continuato Billi. "Mentre noi della Lega continuiamo a batterci per una gestione più oculata delle risorse pubbliche e per una revisione degli obiettivi del PNRR che tenga conto delle reali esigenze del Paese, altri sembrano preferire la via del debito facile e di compromessi al ribasso."
La scomparsa del termine "riarmo" dalla mozione ha suscitato l'indignazione di alcuni settori del centrodestra, che la considerano un segnale di cedimento alle pressioni della sinistra e dei partner europei. Altri, invece, sostengono che si tratti di una scelta pragmatica volta a garantire una maggiore coesione all'interno della maggioranza e a evitare ulteriori tensioni con l'Unione Europea.
Il voto sulla mozione, previsto per i prossimi giorni, si preannuncia quindi particolarmente incerto e potrebbe avere importanti ripercussioni sugli equilibri politici del Paese.
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