Per il clima, 20 città in piazza: il futuro è Fridays for Future

Sciopero Globale per il Clima: 20 Città Italiane in Piazza contro "l'Economia di Guerra"
Oggi, in numerose città italiane, si è svolto uno sciopero globale per il clima, organizzato dal movimento ambientalista in risposta a ciò che definiscono "l'instaurazione di una economia di guerra". I manifestanti, provenienti da diverse realtà ambientaliste e uniti sotto l'egida di iniziative come "Costruiamo il futuro" e "Fridays for Future", hanno preso parte a cortei e manifestazioni in almeno 20 città, chiedendo con forza una riconversione ecologica immediata.
"Non possiamo permetterci di sacrificare il futuro del pianeta sull'altare di un'emergenza geopolitica", ha dichiarato Greta Thunberg, attivista di Fridays for Future, in un video messaggio diffuso sui social media prima dello sciopero. Le sue parole hanno trovato ampio riscontro tra i manifestanti, che hanno sfilato brandendo cartelli con slogan come "Clima e Pace: Due facce della stessa medaglia" e "Energia rinnovabile, non guerra!".
Le proteste hanno evidenziato la crescente preoccupazione per l'impatto ambientale della corsa agli armamenti e della produzione bellica, con l'aumento delle emissioni di gas serra e il consumo di risorse naturali. I manifestanti hanno sottolineato l'urgente necessità di investire massicciamente nelle energie rinnovabili e nella transizione ecologica, considerando questa prioritaria rispetto agli sforzi militari.
A Roma, il corteo ha attraversato il centro storico, partendo da Piazza della Repubblica e raggiungendo Piazza del Popolo. A Milano, i manifestanti si sono riuniti in Piazza del Duomo, mentre a Napoli, la protesta si è concentrata a Piazza del Plebiscito. Simili manifestazioni si sono svolte in altre città come Torino, Bologna, Firenze, Palermo e molte altre, dimostrando la portata nazionale del movimento e la crescente consapevolezza dell'interconnessione tra crisi climatica e conflitti.
L'obiettivo principale dello sciopero è stato quello di esercitare pressione sui governi affinché dirottino risorse dall'industria bellica verso politiche climatiche realmente efficaci. I manifestanti chiedono un impegno concreto per la riduzione delle emissioni, l'innovazione tecnologica nel settore green e la giustizia climatica, garantendo la transizione ecologica in modo equo e inclusivo per tutti. La giornata di protesta si è conclusa con appelli all'azione collettiva e alla partecipazione attiva a iniziative future, nella speranza di costruire un futuro più sostenibile e pacifico. Greenpeace Italia ha espresso la propria solidarietà ai manifestanti, sottolineando l'importanza della lotta contro i cambiamenti climatici.
(