**Lammy critica i dazi USA ma apprezza l'intervento di Meloni presso Trump**
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Tensioni commerciali USA-UE: Londra avverte sui dazi, convergenza con Roma su migranti
Il ministro degli Esteri britannico mette in guardia contro una spirale di ritorsioni tariffarie, mentre David Lammy esprime delusione per le mosse americane e plaude all'iniziativa di Giorgia Meloni.
In un contesto internazionale sempre più teso, il Regno Unito si schiera contro l'escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa. Secondo fonti governative, la posizione del ministro degli Esteri è chiara: rispondere ai dazi con ulteriori dazi non farebbe altro che alimentare ulteriormente un conflitto che rischia di danneggiare gravemente l'economia globale. "Una spirale di ritorsioni", ha dichiarato un portavoce, "sarebbe deleteria per tutti gli attori coinvolti".
BRParallelamente, emerge una linea di convergenza tra Londra e Roma nella lotta contro i trafficanti di esseri umani. Entrambi i paesi sembrano intenzionati a rafforzare la cooperazione per contrastare le reti criminali che sfruttano la disperazione dei migranti. "Condividiamo l'obiettivo di smantellare queste organizzazioni e di offrire alternative legali e sicure per chi cerca un futuro migliore", ha aggiunto il portavoce.
BRSul fronte atlantico, David Lammy, figura di spicco del Partito Laburista britannico, ha espresso apertamente la sua delusione per la decisione degli Stati Uniti di imporre nuovi dazi. Tuttavia, ha accolto con favore la notizia del viaggio di Giorgia Meloni a Washington per negoziare con l'amministrazione Trump. "Siamo lieti che il Presidente Meloni stia prendendo l'iniziativa di dialogare direttamente con gli Stati Uniti. Il dialogo è fondamentale per risolvere le controversie e prevenire ulteriori danni all'economia", ha affermato Lammy.
BRResta da vedere se l'appello alla moderazione di Londra e l'iniziativa diplomatica di Roma saranno sufficienti a scongiurare una vera e propria guerra commerciale transatlantica.
BRUlteriori dettagli sulla posizione del governo britannico sono disponibili [qui](https://www.gov.uk/).
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