Ucraina: Mosca lancia offensiva primaverile, Zelensky lancia l'allarme
Zelensky lancia l'allarme: 67.000 soldati russi pronti all'offensiva su Sumy
Kiev è in stato di massima allerta. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato l'avvio dell'offensiva di primavera russa, confermando il trasferimento di 67.000 soldati russi verso la regione di Sumy, nel nord-est del paese. Secondo Zelensky, Mosca starebbe concentrando i suoi sforzi sulla pressione a est, con l'obiettivo di sfondare le difese ucraine.
“La Russia ha completato il trasferimento di un significativo contingente di forze”, ha dichiarato Zelensky in un recente discorso alla nazione, diffuso anche sui principali social media. “Stiamo parlando di decine di migliaia di soldati, ben equipaggiati e pronti per un'azione aggressiva. La situazione a Sumy è estremamente critica e richiede la nostra massima attenzione e il supporto dei nostri alleati”.
L'annuncio di Zelensky arriva in un momento di crescente tensione sul fronte orientale. Negli ultimi giorni si sono registrati intensi bombardamenti e scontri a fuoco lungo la linea del fronte, segnando un'escalation delle ostilità. La concentrazione di truppe russe nella regione di Sumy fa temere un'offensiva su vasta scala, volta a conquistare nuove aree del territorio ucraino.
L'Ucraina ha chiesto con urgenza un ulteriore sostegno militare ai suoi alleati occidentali, sottolineando la necessità di un incremento delle forniture di armi e munizioni per contrastare l'offensiva russa. La comunità internazionale segue con apprensione gli sviluppi, mentre la situazione sul terreno rimane estremamente volatile e pericolosa.
La situazione richiede una risposta immediata e coordinata. La comunità internazionale è chiamata a fornire supporto concreto all'Ucraina, sia in termini di aiuti militari che di sanzioni economiche contro la Russia. Il futuro dell'Ucraina, e in un certo senso della stabilità europea, è in gioco.
Seguiremo gli sviluppi e forniremo aggiornamenti costanti sulla situazione.
Per ulteriori informazioni, consultare: Sito web delle Nazioni Unite sull'Ucraina
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