Sovraffollamento carceri: Nordio punta il dito contro la magistratura

Sovraffollamento carceri: Nordio punta il dito contro la magistratura

Scontro frontale tra Governo e Magistratura: Nordio nel mirino per le sue dichiarazioni

La tensione tra Esecutivo e mondo giudiziario è alle stelle. Le parole del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sulla responsabilità dei magistrati nell'affollamento carcerario hanno scatenato una reazione a catena, con dure critiche da parte di diverse associazioni di toghe.
"Il ministro prima aumenta i reati, poi si autoassolve", ha tuonato il presidente di Area, Piercamillo Zaccaro, riferendosi alle recenti riforme legislative. Una posizione condivisa da molti, che vedono nelle affermazioni di Nordio una strumentalizzazione del problema carcerario a discapito dell'indipendenza della magistratura. Il commento di Magistrato del Consiglio Superiore della Magistratura, Carmine Carbone, è stato altrettanto pungente: "Anche un drink sbagliato colpa delle toghe?", ha ironizzato, sottolineando l'assurdità di attribuire ai giudici la responsabilità di situazioni complesse come il sovraffollamento carcerario.
La proposta di istituire una "Giornata degli errori giudiziari", avanzata dal Governo, ha incontrato la netta opposizione dell'Associazione Nazionale Magistrati (ANM). Secondo l'Anm, tale iniziativa rischia di alimentare un clima di sfiducia nei confronti della giustizia e di minare la stessa credibilità del sistema giudiziario. Anche il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova ha espresso il suo dissenso, definendo la tesi del ministro "una proposta delirante" che rischia di creare un clima di crescente tensione tra il potere giudiziario e quello esecutivo.
Nordio, nel frattempo, ha ribadito la sua posizione, affermando che "se le carceri sono affollate è colpa dei magistrati che imprigionano", innescando così un'ulteriore ondata di critiche. Questa dichiarazione, considerata da molti una semplificazione eccessiva e pericolosa del problema, alimenta il dibattito sulla necessità di una maggiore collaborazione tra i due poteri dello Stato, ma anche sulle reali responsabilità nella gestione del sistema carcerario italiano. La situazione appare tutt'altro che risolta, con il rischio di un ulteriore deterioramento dei rapporti tra Governo e magistratura. Le prossime settimane saranno decisive per capire se si riuscirà a trovare un punto di incontro, o se invece si andrà verso una crescente polarizzazione.

(10-04-2025 18:42)