Meloni sotto pressione: la Francia frena dopo le critiche

Meloni sotto pressione: la Francia frena dopo le critiche

Lollobrigida contro Macron: scontro diplomatico franco-italiano sulla missione in Niger

Tensioni crescenti tra Italia e Francia a seguito delle dichiarazioni del ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare italiano, Francesco Lollobrigida, in merito alla missione diplomatica in Niger. Lollobrigida ha accusato la Francia di voler relegare l'Italia in una posizione di "serie B" nel contesto della crisi nigerina, scatenando una reazione immediata da parte di alcuni ministri francesi.

Le dichiarazioni del ministro italiano sono arrivate dopo una serie di divergenze sulle strategie da adottare per affrontare la situazione nel paese africano, dove un colpo di stato militare ha portato al rovesciamento del presidente Mohamed Bazoum. Parigi, storicamente legata al Niger, sembra aver mostrato una certa resistenza alla presenza italiana, generando malcontento nel governo Meloni.

La frase "Macron ci vuole in serie B", pronunciata da Lollobrigida, ha acceso la miccia della polemica, provocando dure reazioni da parte di esponenti del governo francese. Alcuni ministri hanno espresso apertamente il loro disappunto, criticando l'atteggiamento italiano e accusando Roma di voler agire in modo unilaterale.

Successivamente, è arrivata una correzione di rotta da parte del governo italiano, con dichiarazioni volte a smorzare la tensione. Si è sottolineato come l'Italia non abbia intenzione di ostacolare il dialogo con gli Stati Uniti e che la premier Meloni non intenda agire da sola. Questo tentativo di "frenata" è stato interpretato da molti osservatori come una risposta alla pressione diplomatica esercitata da Parigi.

La vicenda evidenzia le complessità del rapporto franco-italiano, e in particolare le sfide poste da una situazione internazionale in continua evoluzione. La gestione delle crisi geopolitiche richiede una stretta collaborazione tra i paesi europei, e l'episodio in Niger dimostra come, in situazioni delicate, anche le più piccole divergenze possano rapidamente degenerare in vere e proprie crisi diplomatiche. La necessità di un confronto sereno e costruttivo tra Roma e Parigi appare dunque più che mai urgente per evitare ulteriori complicazioni e garantire una efficace azione di politica estera.

Resta da capire se questa "svolta" diplomatica sarà sufficiente per ricucire i rapporti tra i due paesi e se l'Italia riuscirà a ottenere un ruolo più incisivo nella gestione della crisi del Niger. L'evolversi della situazione merita di essere seguito con attenzione.

(10-04-2025 01:00)