Islanda e Ue: tra timori per Trump e negoziati a Bruxelles, si riapre la via all'adesione

Islanda e Ue: tra timori per Trump e negoziati a Bruxelles, si riapre la via all

Groenlandia verso l’UE: l’ombra di Trump e la spinta di Bruxelles

La Groenlandia accelera verso l’adesione all’Unione Europea, spinta dalle crescenti preoccupazioni per le minacce americane alla sua sovranità e alle sue risorse naturali. La Premier Katrine Gladskov Frostadottir, dopo un incontro decisivo con la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen a Bruxelles, sta preparando un referendum sull’adesione all’UE. La situazione geopolitica, resa tesa dalle ambizioni statunitensi nell'Artico, sta trasformando radicalmente il panorama politico groenlandese.


La visita di Frostadottir a Bruxelles ha sancito un rafforzamento dei legami tra Groenlandia e UE, con la von der Leyen che ha ribadito il sostegno europeo alla Groenlandia e la disponibilità a esplorare le possibili strade per una futura adesione. L'incontro, svoltosi in un clima di collaborazione e reciproca fiducia, ha posto le basi per una valutazione approfondita delle implicazioni economiche e politiche di un'eventuale adesione. Si vocifera di un possibile accordo commerciale preferenziale in attesa del referendum.


L’Islanda, vicina geografica della Groenlandia, osserva con attenzione gli sviluppi. Il timore di un ritorno di politiche protezionistiche sotto una possibile amministrazione Trump nel futuro, ha riacceso il dibattito sull’importanza di una maggiore integrazione europea come garanzia di stabilità e sicurezza. Anche Reykjavik sta intensificando i colloqui con Bruxelles, valutando le opportunità offerte dall’adesione all’UE e le potenziali sinergie con la Groenlandia.


La prospettiva di una Groenlandia all’interno dell’UE rappresenta una svolta significativa nell’equilibrio di potere nell’Artico. Le risorse naturali della Groenlandia, tra cui minerali preziosi e terre rare, sono sempre più al centro dell’attenzione globale. L’adesione all’UE potrebbe fornire alla Groenlandia una maggiore protezione contro eventuali pressioni esterne, garantendo un quadro normativo solido e un accesso più agevole al mercato unico europeo. Il referendum, la cui data non è ancora stata fissata, si prospetta come un evento cruciale per il futuro dell’isola e per la geopolitica artica.


L’attenzione ora si concentra sulla campagna referendaria e sulla capacità della Groenlandia di gestire il delicato equilibrio tra autonomia e integrazione europea, bilanciando le esigenze economiche con la salvaguardia della propria identità culturale e politica. La strada verso l’UE non è priva di ostacoli, ma la determinazione della Premier Frostadottir e il sostegno di Bruxelles sembrano suggerire una crescente probabilità di successo.

(10-04-2025 15:41)