Islanda e Ue: tra l'ombra di Trump e i colloqui di Bruxelles, torna l'ipotesi adesione

Groenlandia verso l'UE: la minaccia americana spinge l'Islanda a Bruxelles
L'ombra delle mire americane sulla Groenlandia sta accelerando un processo che sembrava relegato agli annali della storia: l'avvicinamento dell'Islanda all'Unione Europea. La premier islandese Katrín Jakobsdóttir, dopo un incontro cruciale con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen a Bruxelles, starebbe preparando un referendum sull'adesione all'UE. Una mossa dettata, secondo fonti diplomatiche, dalla crescente preoccupazione per le ambizioni statunitensi sull'isola artica, vista da Washington come un punto strategico fondamentale.
"La situazione geopolitica è cambiata radicalmente", ha dichiarato una fonte vicina al governo islandese, preferendo restare anonima. "Le pressioni americane sulla Groenlandia, e le conseguenti incertezze per la stabilità regionale, hanno spinto Reykjavik a rivalutare la propria posizione riguardo all'UE. L'adesione rappresenta una garanzia di sicurezza e stabilità economica in un contesto internazionale sempre più complesso."
La paura, in particolare, è legata alla possibile influenza di figure come Donald Trump, che durante la sua presidenza ha manifestato un forte interesse per l'acquisizione della Groenlandia. Sebbene l'amministrazione Biden non abbia ribadito pubblicamente tali intenzioni, l'Islanda teme che un'eventuale maggiore assertività americana nella regione possa compromettere la sua sicurezza e sovranità. Il timore è alimentato anche dalla crescente competizione tra Stati Uniti e Cina per il controllo delle risorse naturali dell'Artico, una corsa agli armamenti che rischia di coinvolgere anche l'Islanda.
L'incontro tra Jakobsdóttir e von der Leyen è stato definito "fruttuoso" dalle parti coinvolte. Si è parlato di un possibile percorso accelerato per l'adesione, con Bruxelles che sembra intenzionata a facilitare il processo. Resta da definire il calendario del referendum, ma la volontà politica di Reykjavik sembra essere chiara: l'Islanda si sta preparando a tornare sulla scena europea, spinta da una minaccia proveniente dall'altra sponda dell'Atlantico.
La questione non è solo geopolitica: l'Islanda, pur non essendo membro dell'UE, fa parte dello Spazio Economico Europeo (SEE) e gode di un accesso al mercato interno. Tuttavia, l'adesione piena garantirebbe maggiore stabilità politica ed economica, in un momento di incertezza globale. L'attenzione ora si concentra sul referendum e sulla risposta dei cittadini islandesi a questa sfida storica.
Per ulteriori approfondimenti sulla politica artica:
Dipartimento di Stato USA - Regione Artica
Commissione Europea - Politica Artica
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