Il testamento di Stefano D’Orazio annullato: Francesca Michelon riconosciuta figlia

Il testamento di Stefano D’Orazio annullato: Francesca Michelon riconosciuta figlia

La figlia "segreta" di Stefano D'Orazio: il tribunale di Roma condanna la moglie

Una sentenza che scuote il mondo della musica italiana. Il Tribunale di Roma ha ufficialmente riconosciuto Francesca Michelon come figlia di Stefano D'Orazio, storico batterista dei Pooh, scomparso nel 2020. Il verdetto, emesso a seguito di un lungo e complesso procedimento giudiziario, è arrivato dopo l'esecuzione di un test del DNA che ha inequivocabilmente confermato il legame di parentela. La notizia ha un impatto significativo non solo sul piano personale, ma anche su quello patrimoniale.

Il testamento di D'Orazio, infatti, è stato annullato dalla decisione del giudice. Questo significa che l'eredità del musicista dovrà essere ripartita tra la figlia appena riconosciuta e gli altri eredi, modificando di fatto le disposizioni testamentarie originarie. Una decisione che ha portato a conseguenze dirette per Tiziana Giardoni, moglie di D'Orazio. Il tribunale l'ha condannata a risarcire Francesca Michelon con la somma di 60.000 euro, a titolo di risarcimento per il danno morale e materiale subito.

La vicenda giudiziaria è stata complessa e ricca di elementi controversi. La battaglia legale ha visto contrapposte le due parti, con la difesa di Francesca Michelon che ha lavorato per anni per ottenere il riconoscimento della paternità. La sentenza, definitiva almeno in primo grado, rappresenta un punto fermo in una storia che ha tenuto con il fiato sospeso numerosi fan dei Pooh e gli appassionati di cronaca giudiziaria. Si tratta di una sentenza che solleva importanti questioni giuridiche e che potrebbe aprire riflessioni sul tema della paternità e dei diritti successori.

L'eredità di Stefano D'Orazio, un patrimonio costituito da beni immobili, diritti d'autore e royalties, sarà ora ridistribuita in base alla nuova situazione di fatto. La vicenda rappresenta un caso emblematico delle difficoltà che possono sorgere nella gestione del patrimonio di personaggi pubblici, anche a distanza di tempo dalla loro scomparsa. Gli avvocati di entrambe le parti hanno già annunciato di valutare la possibilità di presentare appello. L'attesa, dunque, continua, con il capitolo legale di questa storia destinato a non chiudersi definitivamente nel breve termine.

Il caso D'Orazio, comunque, diventa un importante precedente giuridico per casi analoghi, confermando la rilevanza del test del DNA in materia di accertamento della paternità.

(10-04-2025 16:32)