Meloni e Trump: trattative per uno sconto, la Cina nel mirino.

Meloni e Trump: trattative per uno sconto, la Cina nel mirino.

Meloni in pressing su Ue e Usa: controdazi e sconto sul debito pubblico

Bruxelles frena sui controdazi, mentre la visita di Meloni a Trump alimenta le speranze di un accordo sul debito pubblico. Un doppio fronte internazionale per il governo italiano: da un lato la difficile partita con l'Unione Europea sui controdazi, dall'altro il tentativo di ottenere sconti dal Presidente americano Donald Trump sul debito pubblico italiano.

I contatti di Palazzo Chigi con la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il Presidente francese Emmanuel Macron non hanno portato, almeno per ora, a risultati concreti sulla questione dei controdazi. Una doccia gelata per Roma, che sperava in una maggiore flessibilità da parte di Bruxelles. Le fonti governative parlano di un clima di "dialogo aperto", ma la posizione dell'Ue sembra al momento irremovibile. La vicenda dei dazi, che colpiscono alcuni prodotti italiani, rimane dunque un nodo cruciale nelle relazioni tra Italia e Ue.

Sul fronte americano, invece, la situazione appare più fluida, seppur incerta. L'inviato speciale degli Stati Uniti per la sicurezza climatica, John Kerry, ha incontrato i viceministri italiani, preparando il terreno per la visita della premier Giorgia Meloni a Trump. L'obiettivo dichiarato di Roma è ottenere un alleggerimento del peso del debito pubblico italiano. Trump, da parte sua, potrebbe chiedere in cambio un segnale concreto da parte dell'Italia riguardo alla posizione di Roma sulla Cina. Un'intricata partita a scacchi dove gli equilibri geopolitici giocano un ruolo fondamentale.

La visita di Meloni negli Stati Uniti è attesa con grande attenzione dagli operatori economici italiani, ansiosi di comprendere le prospettive future in materia di politica commerciale internazionale. Il successo o l'insuccesso della missione diplomatica americana potrebbe avere conseguenze significative sull'economia italiana, condizionata sia dalle tensioni con l'Unione Europea che dalle necessità di ristrutturazione del debito pubblico.

Le prossime settimane saranno decisive per capire l'esito di queste delicate trattative. La pressione su Roma è alta, sia da parte di Bruxelles che da Washington. Il governo dovrà dimostrare la propria abilità nel navigare tra le esigenze dell'Ue e le aspettative degli Stati Uniti, trovando un equilibrio che consenta di tutelare gli interessi nazionali.

(09-04-2025 01:00)