**Ilaria Sula, il dolore dei genitori: "Una vita spezzata, non un rifiuto."**

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Roma, il dolore infinito per Ilaria: "Giustizia, non vendetta"
Il dolore è palpabile, dilaniante. Le parole si spezzano, interrotte dai singhiozzi. I genitori di Ilaria Sula, la giovane vita spezzata brutalmente a Roma da Mark Samson, trovano a stento la forza per parlare. Ma lo fanno, per Ilaria, per onorarne la memoria e chiedere giustizia.
"Ilaria non era un paio di scarpe, un oggetto da buttare via", sussurrano con voce rotta. "Era una persona, con una vita davanti. E quell'uomo gliel'ha strappata. Non era un animale, non doveva essere buttata via così. Deve pagare per quello che ha fatto. Deve marcire in carcere. Deve pagare e non uscire più". La rabbia si mescola al dolore, un sentimento comprensibile di fronte a una tragedia così immensa.
Anche il fratello di Ilaria è distrutto. Vorrebbe solo sapere, capire. "Vorrei conoscere le sue ultime parole", confida, gli occhi gonfi di lacrime. "Cosa ha pensato, cosa ha detto... Voglio sapere se ha avuto paura". Un desiderio straziante, la ricerca di un'ultima connessione con la sorella perduta.
La famiglia, pur nel dolore immenso, chiede giustizia, non vendetta. Vogliono che Mark Samson sia processato e condannato secondo la legge, che paghi per il crimine orribile che ha commesso. Un crimine che ha distrutto una famiglia e lasciato un vuoto incolmabile nella vita di chi amava Ilaria.
Le indagini proseguono, serrate. Gli inquirenti cercano di ricostruire gli ultimi istanti di vita di Ilaria, di capire cosa abbia portato alla violenza inaudita. Intanto, Roma piange una giovane vita spezzata, una ragazza solare e piena di sogni, strappata troppo presto all'affetto dei suoi cari.
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