Crollo a Piazza Affari dopo i dazi: vertice d'emergenza in Cina

Europa in picchiata, guerra commerciale Usa-Cina: Milano crolla
L'annuncio di nuove tariffe americane sul settore farmaceutico, estendendo la guerra commerciale anche al comparto sanitario, ha mandato in tilt le borse europee. Milano, in particolare, registra un forte calo a metà mattinata, seguendo il trend negativo di Francoforte e Londra. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha accusato direttamente la Cina di manipolazione valutaria per compensare gli effetti delle misure protezionistiche americane. "La Cina sta giocando sporco, manipolando la sua valuta per rendere le sue esportazioni più competitive e contrastare le nostre azioni", ha dichiarato Biden in una conferenza stampa alla Casa Bianca. Questa dichiarazione ha ulteriormente inasprito le tensioni già altissime tra le due superpotenze.
In risposta alle affermazioni del presidente americano, il Ministero del Commercio cinese ha risposto con fermezza, dichiarando di avere la "ferma volontà" di affrontare una guerra commerciale prolungata contro gli Stati Uniti. Fonti cinesi parlano di un vertice d'emergenza convocato per discutere la strategia di risposta alle nuove tariffe americane e alle accuse di manipolazione valutaria. L'atmosfera è tesa e gli analisti temono un ulteriore aggravamento della situazione, con conseguenze negative per l'economia globale.
Il settore farmaceutico, già in difficoltà a causa della pandemia e delle problematiche legate alla supply chain, subisce ora un ulteriore colpo con l'introduzione di nuovi dazi. Le aziende europee con forti legami commerciali con gli Stati Uniti rischiano perdite significative. La situazione genera incertezza nei mercati, alimentando la volatilità e spingendo gli investitori verso posizioni più caute.
L'impatto sulle borse europee è evidente: Milano, come anticipato, è tra le più colpite, con un calo significativo dei principali indici. Gli esperti prevedono che la situazione rimarrà instabile nelle prossime ore e nei prossimi giorni, in attesa di ulteriori sviluppi e di eventuali reazioni da parte dell'Unione Europea.
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