Cina alza dazi all'84%: Piazza Affari crolla

Europa in picchiata, guerra commerciale Usa-Cina si intensifica
L'Europa trema di fronte alla nuova escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Dopo l'annuncio del Presidente Biden di nuove tariffe, anche sul settore farmaceutico, le borse europee hanno subito un forte crollo a metà mattinata. Milano, in particolare, segna un calo significativo, riflettendo l'incertezza globale generata da questa nuova fase di tensioni.
La decisione di Washington di colpire anche il settore farmaceutico con dazi aggiuntivi, oltre ai settori già penalizzati, ha innescato un'ondata di vendite. Biden ha accusato direttamente la Cina di manipolazione della valuta per compensare l'impatto delle tariffe statunitensi, dichiarando: "La Cina sta giocando sporco, utilizzando tattiche sleali per mitigare i nostri provvedimenti. Non lo tollereremo."
La risposta di Pechino non si è fatta attendere. Il Ministero del Commercio cinese ha annunciato tariffe di ritorsione dell'84% su una serie di prodotti statunitensi, alimentando ulteriormente la preoccupazione tra gli investitori. Questa escalation rappresenta una grave minaccia per l'economia globale, già alle prese con l'inflazione e l'incertezza geopolitica.
Gli analisti prevedono un ulteriore peggioramento della situazione nel breve termine, con possibili ripercussioni negative anche sull'occupazione. L'incertezza riguardo all'evoluzione della guerra commerciale sta causando un'intensa volatilità sui mercati, rendendo difficile per le aziende pianificare investimenti e strategie a lungo termine.
La situazione richiede una risposta coordinata a livello internazionale. L'Unione Europea è chiamata a giocare un ruolo chiave nel cercare di mitigare i danni derivanti da questa escalation, promuovendo il dialogo e cercando di trovare una soluzione diplomatica alla controversia. La speranza è che la ragione prevalga, evitando una spirale di escalation che potrebbe avere conseguenze devastanti per l'economia mondiale.
L'attenzione degli operatori finanziari è ora rivolta all'eventuale risposta dell'Unione Europea e alle possibili misure che verranno adottate per contrastare l'impatto negativo di questa nuova fase di guerra commerciale. Il futuro rimane incerto, ma una cosa è chiara: le conseguenze di questa escalation si faranno sentire a livello globale.
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