**Caso La Russa jr: "Nessun assenso, voglio giustizia", afferma la presunta vittima.**
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Caso La Russa Jr.: Accuse di Stupro Cadono, Resta l'Ombra del Revenge Porn. La Denunciante: "Non Mi Fermerò"
Milano - Un colpo di scena nel caso che ha scosso il panorama politico e mediatico italiano. La procura di Milano ha modificato il capo d'imputazione nei confronti di La Russa Jr., figlio del presidente del Senato, derubricando l'accusa di violenza sessuale a quella di "revenge porn".
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Secondo le prime indiscrezioni, gli inquirenti avrebbero ritenuto insufficienti le prove per sostenere l'accusa di stupro. Tuttavia, permane l'accusa relativa alla diffusione illecita di immagini intime senza il consenso della persona ritratta.
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Immediata la reazione della giovane donna che aveva denunciato la presunta violenza. Attraverso i suoi legali, ha fatto sapere di essere "sconvolta e ferita" dalla decisione della procura, ribadendo con forza di aver sempre raccontato la verità e di non aver mai acconsentito ad alcun rapporto sessuale. Ha inoltre promesso di "andare fino in fondo" per ottenere giustizia.
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La difesa di La Russa Jr., al momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, limitandosi a sottolineare la piena fiducia nell'operato della magistratura. Il caso, dunque, resta aperto e si preannuncia una lunga battaglia legale. La vicenda solleva interrogativi delicati sul consenso, sulla tutela della privacy e sulla gestione delle prove in casi di presunta violenza sessuale.
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Le prossime settimane saranno decisive per capire l'evoluzione del procedimento e l'eventuale rinvio a giudizio per il reato di revenge porn. La giovane donna, determinata, promette di non arrendersi e di continuare a lottare per la sua verità.
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