25 miliardi contro i dazi: Meloni punta a un accordo con Trump

Meloni stanzia 25 miliardi contro i dazi: Confapi positiva dopo l'incontro a Chigi
"Un incontro positivo, un passo avanti concreto per le nostre imprese". Così Bruno Camisa, presidente della Confederazione italiana piccola e media industria (Confapi), ha commentato a Cinque Minuti con Bruno Vespa l'incontro avvenuto a Palazzo Chigi riguardo alle misure per contrastare l'impatto dei dazi sulle aziende italiane. L'incontro, al quale hanno partecipato rappresentanti del governo e del mondo imprenditoriale, ha portato a un impegno concreto da parte dell'Esecutivo: 25 miliardi di euro stanziati per mitigare gli effetti negativi dei dazi, in particolare quelli provenienti dalla Cina.
Camisa ha sottolineato l'importanza dell'accordo raggiunto, evidenziando due punti cruciali: l'eliminazione dei dazi autoprodotti e la limitazione dei dazi cinesi al 10%. "Si tratta di un risultato significativo – ha affermato il presidente Confapi – che consentirà alle PMI italiane di competere con maggiore efficacia sui mercati internazionali, contrastando la concorrenza sleale". La misura, ha aggiunto, rappresenta un intervento decisivo per sostenere la competitività delle imprese italiane, soprattutto in settori strategici fortemente colpiti dall'aumento dei costi.
Il presidente Confapi ha poi aggiunto un ulteriore tassello di ottimismo, commentando la prospettiva di un incontro con il presidente Trump: "Ritengo che questo incontro rappresenti una buona occasione per affrontare le questioni commerciali tra Italia e Stati Uniti, aprendo la strada a nuove collaborazioni e ad una maggiore apertura dei mercati". L'auspicio è quello di poter discutere di una riduzione delle barriere tariffarie bilaterali, favorendo così un ulteriore impulso all'economia italiana.
L'intervento del governo, con lo stanziamento di 25 miliardi, rappresenta una risposta significativa alle preoccupazioni del mondo imprenditoriale. Si tratta di un impegno importante che dimostra la volontà dell'Esecutivo di sostenere le imprese italiane e di contrastare gli effetti negativi della guerra commerciale globale. Resta da vedere come verranno distribuiti questi fondi e quali saranno le modalità concrete di applicazione delle misure concordate, ma l'annuncio iniziale è stato accolto con favore dalle associazioni di categoria.
L'attenzione resta alta, dunque, sul futuro delle politiche commerciali italiane e sulla capacità del governo di proteggere le imprese nazionali dalla concorrenza internazionale, sempre più agguerrita. La sfida è quella di coniugare la necessità di apertura e di integrazione nei mercati globali con la salvaguardia delle imprese italiane, in particolare delle PMI, motore fondamentale dell'economia del paese.
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