Il "Panican" di Trump: quando la paura di Wall Street diventa un neologismo.

Panican: Il neologismo trumpiano per calmare le acque (e dileggiare gli avversari)
Donald Trump, mai tenero con le parole, ha sfornato un nuovo neologismo per affrontare le preoccupazioni sull’impatto dei dazi sulla borsa mondiale: Panican. La parola, una crasi tra "panic" (panico) e un suffisso dispregiativo, è stata utilizzata dal presidente americano per sminuire le ansie degli esperti e degli investitori preoccupati per le conseguenze economiche delle sue politiche protezionistiche.
Il termine, più che un tentativo di rassicurare, sembra una provocazione diretta ai suoi critici. L’uso di Panican rivela l’approccio tipicamente trumpiano: ignorare le critiche e deridere chi osa esprimere dubbi sulle sue decisioni. Invece di affrontare le legittime preoccupazioni sull'impatto negativo dei dazi sulle catene di fornitura globali e sulla crescita economica, il presidente ha scelto la via della dismisura verbale, creando un termine che, per molti, suona più come un insulto che come un invito alla calma.
Gli effetti dei dazi sull'economia globale sono già visibili: rallentamento della crescita, aumento dei prezzi al consumo e instabilità sui mercati finanziari. Mentre economisti e analisti lanciano allarmi, Trump, con la sua consueta sicurezza, ridimensiona i pericoli con il suo Panican, creando un ulteriore elemento di incertezza e alimentando le tensioni.
La strategia comunicativa del presidente americano, basata sulla negazione e sulla derisione, non fa che accentuare la polarizzazione. Mentre una parte dell'opinione pubblica applaude alla sua fermezza, un'altra si preoccupa per le conseguenze delle sue azioni e per il modo in cui le comunica. La creazione di Panican, lungi dall'essere una strategia efficace per gestire la crisi, rischia di aggravarla ulteriormente, trasformandosi in un ulteriore elemento di divisione e conflitto nel dibattito pubblico internazionale.
È evidente che l'utilizzo di questo neologismo, più che un tentativo di rasserenare, è un segnale inequivocabile della volontà di Trump di rimaneggiare la realtà secondo la sua narrativa. Un'operazione di spin che, almeno per ora, non sembra sortire gli effetti desiderati.
Resta da vedere se questa strategia comunicativa, basata sulla derisione e sulla creazione di neologismi ad hoc, si rivelerà efficace nel lungo termine o se, invece, contribuirà ad alimentare ulteriormente la crisi economica globale.
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