Figlio di deputato arrestato per rapine di Rolex a Roma Nord

Figlio di deputato arrestato per rapine di Rolex a Roma Nord

Scandalo a Roma Nord: arrestato Tancredi Antoniozzi, figlio di un parlamentare, per rapine di Rolex

Un'organizzazione criminale specializzata in rapine di Rolex ha portato all'arresto di Tancredi Antoniozzi, 23 anni, figlio dell'onorevole Alfredo Antoniozzi. L'operazione, condotta dalla polizia di Roma, ha svelato una rete di giovani che individuavano le vittime sui social media per poi pedinarle e derubarle dei loro preziosi orologi. L'attività criminale si concentrava nella zona di Roma Nord, colpendo prevalentemente giovani benestanti.

Secondo le indagini, Tancredi Antoniozzi non agiva da solo, ma era a capo di una vera e propria gang. Il gruppo, composto da diversi giovani, si avvaleva di un'attenta pianificazione: le potenziali vittime venivano accuratamente selezionate attraverso i profili social, monitorando le loro abitudini e spostamenti. Successivamente, venivano pedinate e, nel momento opportuno, avvicinate e derubate dei loro Rolex, spesso con l'uso di violenza o minacce.

L'arresto di Antoniozzi rappresenta un duro colpo per questa organizzazione criminale. Le indagini, ancora in corso, mirano a identificare tutti i componenti della gang e a ricostruire con precisione tutti i colpi messi a segno. L'operazione ha permesso di recuperare diversi Rolex, restituiti ai legittimi proprietari.

L'episodio ha suscitato un'ampia eco mediatica, non solo per la gravità dei reati commessi, ma anche per l'identità del principale indagato. Il coinvolgimento del figlio di un esponente politico di spicco ha sollevato interrogativi sulla necessità di una maggiore trasparenza e rigore nell'applicazione della legge, a prescindere dalla posizione sociale degli imputati.
Le indagini proseguono, con gli inquirenti impegnati a ricostruire la fitta rete di contatti e a smantellare completamente l'organizzazione criminale.

La notizia ha scosso la comunità di Roma Nord, che ora si interroga sulla sicurezza dei propri cittadini e sulla necessità di una maggiore attenzione da parte delle forze dell'ordine. La vicenda, inoltre, solleva un dibattito sull'uso dei social media e sulla crescente attenzione che i criminali dimostrano a questi strumenti, diventati un vero e proprio strumento per individuare le proprie vittime.


Per approfondire: Ministero dell'Interno

(08-04-2025 14:25)