Violenza contro arbitro: il sito AIA oscurato. Indignazione Zappi.

Violenza sugli Arbitri Giovanili: L'AIA si mobilita dopo oltre 170 aggressioni
Oltre 170 episodi di violenza contro arbitri dilettanti giovanili nel solo 2023. Un dato allarmante che ha spinto il Presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, Antonio Zappi, ad intervenire con fermezza: "Faremo tutto il possibile per impedire questa deriva", ha dichiarato in seguito all'ennesimo episodio di aggressione nei confronti di un direttore di gara. L'accaduto ha scosso profondamente l'ambiente arbitrale, tanto da portare all'oscuramento temporaneo del sito web dell'AIA dedicato alla lotta contro le violenze."Non è accettabile", ha ribadito Zappi, sottolineando la gravità della situazione e l'impegno dell'AIA nel contrastare questa crescente ondata di aggressioni. La decisione di oscurare il sito, seppur temporanea, dimostra la volontà di riorganizzarsi e rafforzare le strategie di prevenzione e contrasto alla violenza. Si tratta di un segnale forte, che testimonia la determinazione dell'AIA a tutelare i propri associati e a promuovere un ambiente sportivo sano e rispettoso.
L'episodio che ha scatenato la reazione del Presidente è solo l'ultimo di una lunga serie. Numerose segnalazioni di aggressioni fisiche e verbali, spesso da parte di genitori, allenatori e giocatori, hanno raggiunto l'AIA nei mesi scorsi, dipingendo un quadro preoccupante. La maggior parte delle aggressioni si concentra sui campionati giovanili, dove la passione a volte si trasforma in violenza incontrollabile.
L'AIA sta lavorando su diversi fronti per affrontare il problema: potenziamento dei corsi di formazione per gli arbitri, implementazione di protocolli di sicurezza più stringenti e una maggiore collaborazione con le federazioni sportive e le forze dell'ordine. Inoltre, si sta investendo nella sensibilizzazione, con campagne di comunicazione volte a promuovere il rispetto e il fair play nello sport giovanile.
"La violenza negli sport giovanili è inaccettabile e mina le basi stesse dell'educazione sportiva", ha sottolineato Zappi. "È fondamentale lavorare insieme, federazioni, società sportive, genitori e istituzioni, per creare un ambiente più sicuro e rispettoso per tutti gli attori coinvolti". L'auspicio è che questo appello sia accolto e che si possano mettere in atto misure concrete ed efficaci per porre fine a questa preoccupante escalation di violenza. La speranza è che il futuro dello sport giovanile sia caratterizzato da maggiore rispetto e sportività, non da episodi di violenza che lasciano un segno indelebile sulla vita degli arbitri e sull'immagine stessa dello sport.
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