L'ombra americana

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Il crollo di Wall Street del 1987 raccontato sulle pagine di “Repubblica” nell’editoriale dell’ex direttore di Bankitalia - Il male americano

Un'eco del passato, un monito per il presente. A trentasei anni di distanza dal Black Monday, il crollo di Wall Street del 1987, l'editoriale pubblicato su Repubblica da un ipotetico ex direttore di Bankitalia, sotto il titolo "Il male americano", rivive con agghiacciante attualità. Immaginiamo le parole vibranti di questo autorevole esponente del mondo finanziario italiano, mentre analizza gli eventi che portarono al tracollo del mercato azionario americano, un'ondata di panico che fece tremare il mondo intero.

L'articolo, scritto con la prosa lucida e incisiva tipica di Repubblica, inizia con una descrizione dettagliata del panico che si diffuse a Wall Street. Non solo numeri, ma un'analisi attenta delle cause profonde del crollo: l'eccessivo ottimismo, la speculazione sfrenata, la mancanza di regolamentazione adeguata. L'autore, con la sua profonda conoscenza del sistema finanziario internazionale, sottolinea come la deregolamentazione, presentata come un motore di crescita, sia in realtà un terreno fertile per la crisi.

L'editoriale non si limita a una fredda analisi economica. Si addentra nelle conseguenze sociali del crollo, dipingendo un quadro vivido delle paure e delle incertezze che si diffusero tra la popolazione americana e globale. Ricorda come la crisi del 1987, seppur inferiore in intensità alla crisi del 2008, fu un campanello d'allarme, una dimostrazione di come un sistema finanziario globalizzato e sregolato possa essere vulnerabile a crisi devastanti. L'autore, con uno stile elegante ma diretto, sottolinea le responsabilità dei policy maker, invitando a una maggiore vigilanza e a una regolamentazione più stringente dei mercati finanziari.

"Il male americano", conclude l'editoriale immaginario, non è solo un'espressione figurata, ma un'amara constatazione: la ricerca ossessiva del profitto a ogni costo, l'incapacità di guardare oltre l'orizzonte a breve termine, la mancanza di etica e di responsabilità, questi sono i veri responsabili del crollo e delle sue dolorose conseguenze." L'articolo si conclude con un appello alla riflessione, invitando a trarre insegnamenti dall'esperienza del passato per evitare di ripetere gli stessi errori nel futuro. Un monito ancora oggi fortemente attuale, a distanza di decenni dal Black Monday, in un mondo sempre più interconnesso e vulnerabile alle crisi finanziarie.

Leggere attentamente la storia è fondamentale per comprendere il presente e costruire un futuro migliore.

(07-04-2025 01:00)