Governo: no a escalation daziaria

Governo: no a escalation daziaria

L'allarmismo sui dazi: un danno peggiore della guerra commerciale?

Il Governo frena sull’allarmismo daziario, ribadendo la necessità di evitare una guerra commerciale. L’esecutivo, di fronte alle crescenti preoccupazioni legate all'aumento dei dazi su determinati prodotti, ha lanciato un appello alla calma, sottolineando che la diffusione di notizie allarmistiche può creare danni economici ben maggiori di una reale escalation tariffaria.

"È fondamentale evitare una spirale di panico", ha dichiarato una fonte governativa, precisando che l'attenzione si concentra sulla ricerca di soluzioni diplomatiche e sulla collaborazione internazionale per risolvere le controversie commerciali in corso. La strategia, secondo quanto trapela, si basa su un approccio pragmatico, volto a minimizzare l’impatto negativo sulle imprese italiane e a tutelare i consumatori.

La preoccupazione principale, infatti, non è tanto la prospettiva di dazi specifici, quanto la possibilità che un clima di incertezza e pessimismo possa paralizzare gli investimenti e frenare la crescita economica. L'allarmismo, secondo gli esperti economici consultati dal Governo, può provocare un effetto domino negativo, influenzando negativamente la fiducia dei consumatori e la propensione alle spese.

Il Ministero dello Sviluppo Economico sta lavorando attivamente per monitorare la situazione e fornire supporto alle aziende maggiormente esposte al rischio di ripercussioni tariffarie. Sono in corso contatti con le associazioni di categoria per valutare l'impatto reale dei dazi e mettere a punto misure di sostegno mirate. L'obiettivo è quello di garantire la competitività delle imprese italiane anche in un contesto internazionale caratterizzato da una crescente volatilità.

Il Governo, dunque, ribadisce la sua ferma opposizione a una guerra commerciale, considerandola una strategia dannosa per tutti i Paesi coinvolti. Si punta invece sulla diplomazia e sulla collaborazione internazionale per trovare soluzioni condivise e durature alle controversie commerciali, riducendo al minimo gli effetti negativi sull'economia reale e contrastando efficacemente la diffusione di notizie allarmistiche, spesso infondate o esagerate.

Si auspica inoltre una maggiore responsabilità da parte dei media nel diffondere informazioni verificate e nel evitare titoli sensazionalistici che potrebbero amplificare ingiustificatamente le preoccupazioni e creare un clima di panico. La trasparenza e l'informazione corretta sono, secondo il Governo, strumenti fondamentali per contrastare l'allarmismo e tutelare l'economia nazionale.

(07-04-2025 21:00)