Ue: addio dazi Usa, ma i controdazi restano

Guerra commerciale: Bruxelles colpisce gli USA, Trump minaccia la Cina
Bruxelles ha pubblicato l'elenco dei prodotti americani che saranno colpiti da contro-dazi, in risposta alle tariffe imposte dall'amministrazione Trump sull'acciaio e sull'alluminio. La lista, pubblicata sul sito della Commissione Europea, include una vasta gamma di beni, da motociclette a succo d'arancia, e rappresenta una escalation significativa nella guerra commerciale transatlantica. L'UE ha proposto una soluzione di zero dazi con gli Stati Uniti, ma nel frattempo procede con le contromisure, dimostrando una determinazione a difendere i propri interessi economici.La decisione di Bruxelles arriva in un momento di forte tensione commerciale globale. Donald Trump, infatti, ha ulteriormente inasprito la situazione minacciando la Cina di un aumento del 50% delle tariffe doganali già in vigore, qualora Pechino non revochi le proprie misure ritorsive. Questa nuova escalation aggrava le preoccupazioni per una potenziale recessione globale, con gli esperti che temono un impatto negativo sulle catene di approvvigionamento e sul commercio internazionale.
"L'UE ha ripetutamente cercato un dialogo costruttivo con gli Stati Uniti, ma di fronte a tariffe ingiustificate, siamo costretti a reagire", ha dichiarato un portavoce della Commissione Europea. La risposta dell'UE non è stata solo un atto di difesa commerciale, ma anche un messaggio chiaro all'amministrazione Trump: il multilateralismo e il rispetto delle regole internazionali sono fondamentali per un sistema commerciale sano e stabile.
La minaccia di Trump alla Cina è altrettanto preoccupante. L'aumento del 50% dei dazi potrebbe avere conseguenze devastanti per l'economia globale, con un impatto significativo sulle aziende e sui consumatori di entrambi i paesi. La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina è già in corso da tempo, e questa nuova escalation rischia di acuire le tensioni, portando a un ulteriore deterioramento dei rapporti commerciali tra le due maggiori potenze economiche del mondo.
La situazione richiede una de-escalation immediata. La soluzione passa necessariamente attraverso il dialogo e la collaborazione internazionale, con la necessità di trovare un terreno comune che tenga conto degli interessi di tutte le parti coinvolte. Un ulteriore inasprimento delle misure protezionistiche potrebbe avere conseguenze catastrofiche per l'economia globale, rendendo urgente la necessità di una soluzione diplomatica prima che la situazione degeneri ulteriormente. Il futuro del commercio internazionale è in gioco.
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