Aquila: 16 anni dopo il sisma, una fiaccolata per ricordare

Sedici anni dopo il sisma: L'Aquila ricorda le sue 309 vittime
L'Aquila, 6 aprile 2024 - Una fiaccolata silenziosa, un lungo serpentone di luce che si è snodato per le strade della città, ha illuminato la notte aquilana nel sedicesimo anniversario del tragico terremoto. Alle 22:00, in punto, il corteo è partito dalla Casa dello Studente, un luogo simbolo della tragedia che vide colpiti numerosi giovani studenti, per raggiungere il Parco della Memoria. Un percorso carico di dolore, ma anche di speranza e di tenacia, un cammino che ha ripercorso idealmente i passi di una città che ha saputo risorgere dalle macerie.
Centinaia di persone, aquilani e non, hanno partecipato alla commemorazione, portando con sé il ricordo delle 309 vittime del sisma. Volti segnati dal tempo, ma ancora pieni di commozione, hanno sfilato in silenzio, tra le strade illuminate solo dalle fiamme delle candele e delle torce. Un silenzio rotto solo dal suono dei passi e dal fruscio del vento, un silenzio carico di un dolore profondo, ma anche di un'intensa forza interiore.
Al Parco della Memoria, un'atmosfera di raccoglimento ha avvolto i presenti. Dei fiori bianchi e gialli, i colori della speranza, sono stati deposti sul memoriale, un simbolo tangibile del ricordo e del rispetto per le vittime. Un momento di preghiera e riflessione, una pausa per ricordare i volti, le storie e le vite spezzate da quella terribile notte. Non solo i nomi incisi sulla pietra, ma i ricordi vivi nel cuore di chi ha perso cari, amici e conoscenti.
L'evento, organizzato con la collaborazione di numerose associazioni e istituzioni locali, è stato un momento di forte emozione, un'occasione per ricordare non solo il dolore, ma anche la straordinaria capacità di resilienza dell'Aquila e dei suoi abitanti. Una città che, nonostante le ferite ancora aperte, continua a guardare al futuro con coraggio e determinazione, custodendo gelosamente la memoria di chi non c'è più. La fiaccolata è stata un potente simbolo di unità e di speranza, un messaggio di resistenza e di perseveranza.
Quest'anno, in particolare, si è avvertita una forte necessità di ricordare, di ribadire l'importanza di non dimenticare, a 16 anni di distanza, perché la memoria è la chiave per costruire un futuro più sicuro e consapevole. La città dell'Aquila, dolorosamente provata, continua la sua ricostruzione, non solo fisica ma anche umana, e lo fa mantenendo vivo il ricordo di chi non c'è più, di quelle 309 vittime che saranno per sempre nel cuore degli aquilani.
Per approfondire: Regione Abruzzo
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