M5S contro riarmo europeo: a Roma corteo per sanità e pace

No alla corsa agli armamenti, sì alla sanità: il corteo del M5S a Roma
Roma, 12 Ottobre 2023 - Un fiume umano ha attraversato oggi il centro di Roma, gridando "No alla guerra, sì alla sanità!". Organizzato dal Movimento 5 Stelle, il corteo ha visto la partecipazione di decine di migliaia di persone, secondo le stime di Giuseppe Conte che parla di 100.000 presenze. Lo slogan principale? Una chiara opposizione alla politica di riarmo del governo Meloni, accusata di privilegiare gli investimenti militari a discapito del Servizio Sanitario Nazionale, ormai al collasso.
"È inaccettabile che si spendano 800 miliardi di euro per riarmare l'Europa mentre il nostro sistema sanitario è sull'orlo del baratro", ha tuonato Conte, rivolgendosi direttamente alla Premier Giorgia Meloni e al Ministro della Difesa Guido Crosetto. La critica si estende anche a Carlo Calenda, accusato di sostenere una linea politica simile, favorevole a un aumento delle spese militari.
Diversi parlamentari del M5S hanno preso parte alla manifestazione, esprimendo la loro indignazione per la situazione attuale. Hanno sottolineato l'urgente necessità di investire nella sanità pubblica, riuscendo ad assicurare un sistema sanitario efficiente ed accessibile a tutti i cittadini, anziché destinare ingenti risorse alla corsa agli armamenti. "Non possiamo permetterci di sacrificare la salute dei cittadini sull'altare di una politica militarista", hanno dichiarato alcuni partecipanti al corteo, tenendo striscioni con slogan come "Più sanità, meno armi" e "800 miliardi per la pace, non per la guerra".
La manifestazione si inserisce in un dibattito sempre più acceso sul bilancio pubblico e sulle priorità del governo. Il M5S ha lanciato un appello a tutte le forze politiche affinché si uniscano nella richiesta di un cambio di rotta, indirizzando maggiori risorse verso la sanità e il sociale. La sfida, secondo i promotori del corteo, è quella di creare un'Europa che investe nella pace e nel benessere dei suoi cittadini, non in un pericoloso incremento della spesa militare. La reazione del governo alle accuse e alla mobilitazione di piazza è attesa con trepidazione.
Per approfondire la questione delle spese militari europee si può consultare questo report dell'ECFR.
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