**Proteste globali e americane contro i dazi di Trump: ondata di contestazioni.**

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USA: Cresce la Rabbia Popolare, Manifestazioni Contro Politiche Economiche e Restrizioni
Washington, D.C. - Sebbene inizialmente isolate, le contestazioni negli Stati Uniti stanno assumendo una dimensione più ampia e un tono più acceso. La miccia che ha innescato la crescente insoddisfazione sembra essere una combinazione di fattori: drastici tagli alla spesa pubblica, una percepita stretta sui diritti civili e sulle libertà individuali, e le controverse politiche tariffarie che stanno avendo un impatto tangibile sull'economia e sulla vita quotidiana dei cittadini.
Le prime manifestazioni, caratterizzate da numeri contenuti, si sono rapidamente trasformate in proteste più ampie e organizzate. Fonti locali riferiscono di un aumento significativo della partecipazione, soprattutto da parte di giovani e di membri di comunità marginalizzate. Le motivazioni, pur variegate, convergono nella denuncia di un sistema che, secondo i manifestanti, sta penalizzando i più deboli a favore degli interessi di pochi.
Parallelamente, a livello globale si sono registrate decine di manifestazioni di solidarietà contro le politiche tariffarie, in particolare quelle promosse dall'amministrazione statunitense. Queste proteste, spesso guidate da associazioni di consumatori e sindacati, evidenziano un crescente timore per le conseguenze negative che il protezionismo può avere sul commercio internazionale e sull'economia globale.
La situazione è in continua evoluzione e resta da vedere se l'amministrazione prenderà in considerazione le richieste dei manifestanti o se continuerà sulla strada intrapresa, rischiando di esacerbare ulteriormente le tensioni sociali.
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AGGIORNAMENTO: Per approfondire le ragioni delle proteste, si segnala il rapporto di Economic Policy Institute sulle disuguaglianze economiche negli USA.
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