Addio di Bessent al Tesoro Usa: la spinta dei dazi Trumpiani?

Addio di Bessent al Tesoro Usa: la spinta dei dazi Trumpiani?

Bessent, il Segretario al Tesoro Usa sull'orlo delle dimissioni? Le tariffe di Trump minano la sua credibilità

Cresce la pressione su Steven Mnuchin, Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, con voci sempre più insistenti che lo danno sull'orlo delle dimissioni.
Secondo diverse fonti giornalistiche, Mnuchin sarebbe sempre più isolato all'interno dell'amministrazione Trump e profondamente preoccupato per la propria credibilità, erosa dagli effetti negativi delle tariffe imposte dall'amministrazione stessa. La situazione sarebbe particolarmente tesa a seguito dell'ultima escalation della guerra commerciale con la Cina.

La fragilità della posizione di Mnuchin è evidente. Le sue ripetute dichiarazioni di ottimismo sulla crescita economica americana, in contrasto con i dati economici sempre più preoccupanti, hanno contribuito a minare la sua autorevolezza. La crescente instabilità dei mercati finanziari, strettamente legata alle politiche protezionistiche di Trump, ha ulteriormente aggravato la situazione.

Fonti anonime, ma vicine all'amministrazione, parlano di un crescente malcontento interno, con molti funzionari che criticano la mancanza di una strategia chiara e coerente nella gestione della politica commerciale. La pressione del Congresso, sempre più critico nei confronti delle politiche economiche di Trump, si aggiunge alla già difficile situazione del Segretario al Tesoro.

La questione delle tariffe è al centro del problema. Mnuchin, pur avendo inizialmente sostenuto alcune delle misure protezionistiche di Trump, si sarebbe progressivamente reso conto delle loro conseguenze negative sull'economia americana e sulla credibilità degli Stati Uniti a livello internazionale. Questo cambio di rotta, tuttavia, non sarebbe stato sufficiente a placare le tensioni interne e a recuperare la fiducia dei mercati.

L'eventuale dipartita di Mnuchin rappresenterebbe un duro colpo per l'amministrazione Trump, già alle prese con numerose crisi politiche. La nomina del suo successore sarà un'operazione delicata, che richiederà la scelta di un personaggio in grado di gestire la complessa situazione economica e politica attuale. Le conseguenze della sua eventuale partenza potrebbero avere ripercussioni significative sui mercati finanziari globali e sulle relazioni commerciali internazionali. La situazione resta fluida e richiede un attento monitoraggio.

(05-04-2025 15:56)