Gestione dei flussi turistici a Polignano a Mare: il modello di Amalfi

Il Sindaco Carrieri e la "Carta di Amalfi" per la gestione dei flussi turistici a Polignano a Mare
Polignano a Mare, Puglia - Il sindaco di Polignano a Mare, Domenico Carrieri, ha ribadito la necessità di strumenti efficaci per gestire i flussi turistici nella sua città, ispirandosi al modello della "Carta di Amalfi". In una recente intervista, Carrieri ha spiegato che non si tratta di richiedere misure straordinarie o restrittive, ma di ottenere poteri adeguati, basati su dati e numeri concreti, per garantire la vivibilità del territorio e dei suoi abitanti.
“Non chiediamo interventi eccezionali, ma la possibilità di intervenire in modo mirato e tempestivo, sulla base di dati oggettivi che ci permettano di capire come e dove intervenire per una migliore gestione dei flussi turistici,” ha affermato il sindaco. “La Carta di Amalfi rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra enti locali e istituzioni, un modello che potrebbe essere adattato alle esigenze specifiche di Polignano a Mare”.
Il riferimento alla Carta di Amalfi, un documento che raccoglie le best practice per la gestione sostenibile del turismo nella Costiera Amalfitana, evidenzia l’attenzione dell’amministrazione comunale alla pianificazione strategica e alla protezione del patrimonio ambientale e culturale della città. Carrieri ha sottolineato l’importanza di un approccio che coniughi lo sviluppo economico legato al turismo con la preservazione della qualità della vita per i residenti.
La proposta del sindaco si concentra sulla necessità di disporre di strumenti tecnologici e dati aggiornati in tempo reale sui flussi turistici, per monitorare la situazione e intervenire prontamente in caso di congestionamento o sovraffollamento. Questo consentirebbe di indirizzare i flussi turistici verso zone meno affollate, ottimizzando la fruizione del territorio e riducendo il disagio per i cittadini.
L’amministrazione di Polignano a Mare sta lavorando attivamente per definire le modalità di applicazione del modello ispirato alla Carta di Amalfi, includendo la partecipazione attiva delle associazioni di categoria e dei cittadini nel processo decisionale. L'obiettivo finale è quello di garantire un turismo sostenibile e responsabile, che valorizzi le risorse del territorio senza comprometterne la vivibilità.
La sfida, conclude Carrieri, è quella di trovare un equilibrio tra la crescita economica legata al turismo e la tutela del patrimonio culturale e ambientale, assicurando al contempo un’alta qualità della vita per i residenti. Questo richiede una gestione intelligente e attenta dei flussi turistici, e la disponibilità di strumenti e poteri adeguati per intervenire efficacemente.
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