Volontariato in carcere: l'amicizia di Camilla Fanelli con i detenuti

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La 21enne che insegna la pallavolo ai detenuti di Monza

Camilla Fanelli, una ventunenne milanese, sta scrivendo una storia di speranza e inclusione all'interno delle mura della casa circondariale di Monza. Ogni sabato mattina, lascia la sua vita di studentessa per dedicarsi a un'attività straordinaria: allenare un gruppo di detenuti nel campo da volley della struttura. Non si tratta solo di sport, ma di un progetto di inclusione sociale che sta trasformando le vite di chi è coinvolto.

Camilla, con la sua energia contagiosa e un approccio spontaneo e genuino, riesce a creare un ambiente di fiducia e rispetto. "Con i detenuti parlo come con gli amici", racconta. "Cerco di creare un rapporto umano, al di là delle loro condanne. Il volley diventa uno strumento per costruire relazioni, per favorire la socializzazione e per dare loro un obiettivo a cui tendere".

L'iniziativa, nata da una passione personale per la pallavolo e dalla volontà di fare volontariato, è diventata un punto di riferimento per molti detenuti. L'attività fisica aiuta a scaricare tensioni, a ritrovare una dimensione di normalità e a promuovere un senso di comunità. Ma il valore del progetto va ben oltre l'aspetto sportivo. Camilla rappresenta un esempio concreto di come la generosità e l'impegno possano fare la differenza, contribuendo a ridisegnare un futuro per chi si trova in una situazione di fragilità.

Il suo impegno non passa inosservato. Molti detenuti esprimono profonda gratitudine per la presenza di Camilla, sottolineando l'importanza del suo supporto e della sua capacità di infondere speranza. Il direttore del carcere ha espresso grande apprezzamento per l'iniziativa, riconoscendo il valore sociale e riabilitativo del progetto.

La storia di Camilla è un invito a riflettere sull'importanza del volontariato in carcere, un'occasione per ribadire che la redenzione e il reinserimento sociale sono possibili. E' un esempio concreto di come la solidarietà e l'impegno di un singolo possano ispirare e lasciare un segno indelebile nella vita di chi si trova in situazioni di difficoltà. Maggiori informazioni sul volontariato in Italia per chi desidera saperne di più su come contribuire a iniziative simili.

La giovane milanese, con la sua semplicità e dedizione, dimostra che la vera forza sta nel saper costruire ponti, anche tra chi sembra irrecuperabile. Camilla è un simbolo di speranza, un faro che illumina il cammino di chi cerca una seconda possibilità. E' un'eroina silenziosa, che opera in un ambito spesso trascurato, ma di fondamentale importanza per la riabilitazione e il reinserimento sociale dei detenuti.

(05-04-2025 17:42)