Ombre di maternità surrogata in Georgia: storie di abbandono.

Ombre di maternità surrogata in Georgia: storie di abbandono.

Tbilisi: incubo maternità surrogata, donne abbandonate e nel degrado

Un'agenzia di maternità surrogata a Tbilisi ha chiuso improvvisamente i battenti, lasciando nel degrado numerose donne, per lo più immigrate dall'Asia e dalla Russia, giunte in Georgia per portare a termine una gravidanza per conto di coppie straniere. Queste donne, insieme ai loro neonati, si trovano ora in una situazione disperata, senza un soldo e senza un adeguato supporto. La notizia, emersa nelle ultime settimane, getta una luce sinistra sul lato oscuro di un settore, quello della maternità surrogata, che in Georgia, pur legale, presenta spesso falle e carenze normative che espongono le donne coinvolte a gravi rischi.

Le testimonianze raccolte sono agghiaccianti. Molte di queste madri surrogate raccontano di essere state ingannate fin dall'inizio, con promesse di compensi adeguati e di un supporto costante durante e dopo la gravidanza. Promesse puntualmente disattese. Ora si ritrovano sole, senza la possibilità di rimpatriare e con la difficoltà di provvedere alle esigenze basilari dei loro bambini. Mancano di denaro per il cibo, l'alloggio e le cure mediche, aggravando una situazione già drammatica.

La chiusura dell'agenzia ha lasciato un vuoto normativo, mettendo in evidenza la necessità di una maggiore regolamentazione del settore e di una maggiore tutela per le donne che vi partecipano. L'assenza di controlli adeguati e la facilità con cui alcune agenzie operano creano un terreno fertile per abusi e sfruttamento.

Le autorità georgiane sono chiamate a intervenire con urgenza, fornendo assistenza alle donne e ai bambini abbandonati e garantendo che simili situazioni non si ripetano. È fondamentale che vengano rafforzate le leggi in materia di maternità surrogata, assicurando che le donne coinvolte siano adeguatamente protette e che i loro diritti siano rispettati. L'inazione di fronte a questa tragedia umana rappresenta una gravissima mancanza di responsabilità.

La vicenda sottolinea l'urgenza di un dibattito etico e sociale sulla maternità surrogata, andando oltre le questioni legali e concentrandosi sulla protezione delle donne più vulnerabili e sulla tutela dei diritti dei bambini nati in queste situazioni. La ricerca di soluzioni efficaci e rispettose dei diritti fondamentali di tutti gli attori coinvolti è fondamentale per evitare che tragedie come questa si ripetano.

È necessario agire ora, per evitare che altre donne vengano intrappolate in questa spirale di sfruttamento e disperazione.

(05-04-2025 11:06)