Dazi Ue-Usa: primo incontro inconcludente

Colloquio Sefcovic-Grier: Due Ore di Dialogo, Zero Risultati
Bruxelles, - Si è conclusa con una fumata nera la videoconferenza di due ore tra il vicepresidente della Commissione europea, Maroš Šefčovič, e il rappresentante commerciale degli Stati Uniti, Katherine Tai. L'incontro, definito un "colloquio franco" da fonti Ue, rappresentava il primo contatto ufficiale tra Bruxelles e Washington sul nodo cruciale dei dazi imposti da entrambe le parti. Nonostante le intense trattative, nessun passo in avanti concreto è stato registrato nella risoluzione della complessa disputa commerciale.
Secondo indiscrezioni filtrate da fonti europee, la discussione si è concentrata sui dazi imposti dagli Stati Uniti su prodotti europei come l'acciaio e l'alluminio, e sulle contromisure adottate dall'Unione Europea. Entrambe le parti hanno ribadito le proprie posizioni, senza tuttavia mostrare alcuna significativa disponibilità a compromessi. La mancanza di progressi evidenzia la difficoltà di trovare un terreno comune tra due grandi potenze economiche con interessi spesso divergenti.
"La conversazione è stata costruttiva, ma è evidente che la strada verso una soluzione è ancora lunga e tortuosa," ha commentato un funzionario europeo, preferendo rimanere anonimo. La complessità della questione, che si intreccia con questioni di sicurezza nazionale e di regole del commercio internazionale, rende difficile prevedere tempi certi per una risoluzione.
La speranza di un rapido sblocco sembra quindi rimandata. L'incontro di oggi, pur non avendo portato a risultati tangibili, ha aperto un canale di dialogo che potrebbe essere utile per futuri negoziati. Resta tuttavia da capire se le due parti saranno disposte a fare le concessioni necessarie per superare l'impasse e trovare una soluzione che soddisfi entrambi.
Il prossimo appuntamento tra Sefcovic e Tai non è stato ancora fissato, ma si prevede che i colloqui proseguiranno nelle prossime settimane. L'attenzione ora si concentra sulla capacità di entrambe le parti di trovare un linguaggio comune e di avviare una seria negoziazione, capace di portare ad una de-escalation delle tensioni commerciali. La posta in gioco è alta, considerando l'impatto economico che i dazi hanno su entrambi i lati dell'Atlantico. La strada verso un accordo appare ancora lunga e irta di ostacoli, ma la speranza di una soluzione rimane viva.
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