Da un testo di Gentiloni: la crescita si blocca con i dazi

Le decisioni di Trump pesano sui mercati: Gentiloni lancia l'allarme
Le recenti decisioni dell'amministrazione Trump stanno avendo un impatto maggiore del previsto sui mercati finanziari globali, afferma l'ex commissario europeo all'Economia, Pier Carlo Padoan. In un'intervista rilasciata oggi, Padoan ha sottolineato la gravità della situazione, evidenziando come le politiche protezionistiche e le incertezze geopolitiche stiano generando una profonda instabilità.
"Le conseguenze delle scelte di Trump sono più pesanti di quanto i mercati avessero anticipato", ha dichiarato Padoan, aggiungendo che "la mancanza di prevedibilità sta alimentando un clima di diffidenza che penalizza gli investimenti e la crescita". L'ex ministro dell'Economia italiano ha poi puntato il dito contro le politiche commerciali aggressive dell'amministrazione statunitense, sottolineando come i dazi imposti su diversi prodotti abbiano un effetto deleterio sull'economia globale.
Sulla stessa linea si è espresso anche l'ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, intervenuto a un convegno economico. Gentiloni ha affermato che "con l'attuale politica dei dazi, la crescita globale si avvicina pericolosamente allo zero". Ha inoltre evidenziato la necessità di una maggiore cooperazione internazionale per contrastare il protezionismo e promuovere un commercio libero e equo. "Serve un'azione congiunta da parte dei paesi più importanti del mondo – ha dichiarato Gentiloni – per evitare una spirale negativa che danneggerebbe tutti".
L'analisi di Padoan e Gentiloni arriva in un momento di particolare fragilità per l'economia mondiale, segnata da crescenti tensioni commerciali e geopolitiche. Gli esperti concordano sul fatto che le decisioni di Trump abbiano contribuito ad aggravare la situazione, creando incertezza tra gli investitori e frenando la crescita.
La situazione richiede un'attenta osservazione e una risposta coordinata da parte della comunità internazionale. La speranza è che le tensioni possano essere mitigate attraverso il dialogo e la cooperazione, evitando una escalation che potrebbe avere conseguenze devastanti sull'economia globale. L'appello di Gentiloni a una maggiore collaborazione internazionale sembra quindi più che mai necessario in questo contesto.
La preoccupazione non è solo per i mercati finanziari, ma anche per le conseguenze sociali ed economiche che una crisi globale potrebbe comportare. Si attende con ansia una risposta concreta da parte delle istituzioni internazionali e dei governi coinvolti, per scongiurare scenari più pessimistici. Il rischio di una recessione globale, infatti, è purtroppo concreto e preoccupante.
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