**Scuola e non armi: la protesta studentesca infiamma le città.**

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Studenti in Piazza Contro Tagli all'Istruzione e Riarmo: "No Bombe, Ma Scuole per Tutti!"

ROMA, [Data Odierna] - Un'ondata di proteste ha investito oggi le principali città italiane, con migliaia di studenti e docenti scesi in piazza per denunciare i tagli all'istruzione pubblica e l'incremento delle spese militari promosse dal governo Meloni. Il corteo più numeroso si è snodato per le vie del centro di Roma, culminando in un sit-in davanti al Ministero dell'Istruzione e del Merito.

"L'aumento delle spese militari è inaccettabile mentre si riducono i fondi alle università," risuonava la voce dai megafoni, portata dai cori e dagli slogan dei manifestanti. Le parole chiave della protesta? "Istruzione", "Futuro" e "Pace".

I partecipanti alla manifestazione, provenienti da diverse università e scuole superiori del paese, hanno espresso forte preoccupazione per le conseguenze dei tagli annunciati, che, a loro dire, comprometteranno la qualità dell'insegnamento e l'accesso all'istruzione per le fasce più deboli della popolazione.
"Stiamo assistendo a un progressivo smantellamento del sistema scolastico pubblico," ha affermato una studentessa durante un intervento a Piazza Navona. "Questi tagli si traducono in meno risorse per la ricerca, meno borse di studio e classi sempre più affollate. Non possiamo permetterlo."

Al centro delle contestazioni anche l'incremento delle spese militari, considerato dai manifestanti una scelta politica sbagliata e una distrazione di risorse preziose che potrebbero essere investite in settori vitali come l'istruzione e la sanità.
Un cartello sventolato durante la manifestazione recitava: "No bombe, ma scuole per tutti!"

La protesta di oggi è solo l'ultimo episodio di una serie di mobilitazioni che si sono susseguite nelle ultime settimane e, secondo gli organizzatori, rappresenta solo l'inizio di una lunga battaglia per la difesa dell'istruzione pubblica e la promozione di politiche di pace.

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(04-04-2025 13:20)