La madre di Stefano Campanella: "Mio figlio voleva suicidarsi, l'ho aiutato"

La mamma di Stefano Argentina: "Mio figlio voleva suicidarsi, l'ho aiutato"
Messina, - Un nuovo tassello si aggiunge al tragico puzzle della morte di Sara Campanella, uccisa a coltellate dal figlio ventenne, Stefano Argentina. La donna, madre dell'omicida, è stata sentita dagli inquirenti e ha raccontato la sua versione dei fatti. Secondo il suo racconto, si sarebbe recata a Messina per andare a prendere il figlio, che l'aveva contattata telefonicamente. Nessuna menzione, però, dell'aggressione mortale avvenuta poco prima.
La donna ha dichiarato di aver aiutato Stefano, in preda a un profondo stato di disagio emotivo e con intenzioni suicide. "Mio figlio voleva uccidersi", ha affermato, spiegando il motivo della sua presenza a Messina. Questa dichiarazione getta una luce diversa sulla vicenda, anche se non cambia la gravità del gesto compiuto da Stefano Argentina. La procura sta valutando attentamente la testimonianza, ma al momento, per il vincolo di parentela, la madre non è imputabile per favoreggiamento.
La vicenda ha scosso profondamente la comunità messinese. La morte di Sara Campanella è un evento tragico che lascia un vuoto incolmabile nella vita dei suoi cari. Le indagini proseguono per ricostruire nel dettaglio la dinamica dell'omicidio e comprendere appieno le motivazioni che hanno spinto il giovane a compiere un gesto così efferato. L'attenzione si concentra ora sulle condizioni psicologiche di Stefano Argentina e sulle possibili cause scatenanti della tragedia. L'ausilio di periti e psicologi sarà fondamentale per fare piena luce su quanto accaduto.
L'intera città è sotto shock per questo evento luttuoso. La famiglia di Sara Campanella è assistita da un legale che sta seguendo con attenzione l'evolversi delle indagini e si costituirà parte civile nel processo. Intanto, la comunità si stringe attorno ai familiari della vittima, cercando di dare loro conforto in questo momento di profondo dolore.
La Procura di Messina sta lavorando senza sosta per fare chiarezza su ogni aspetto della vicenda, procedendo con diligenza e professionalità. Le prossime settimane saranno decisive per la ricostruzione completa della verità.
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