Guerra commerciale: Palazzo Chigi in allerta, Wall Street crolla. Macron condanna.

Dazi Trump: L'Ue reagisce, ma l'ombra del Green Deal incombe
La guerra commerciale si inasprisce: l'annuncio dei dazi USA sulle importazioni europee scatena una reazione a catena.L'annuncio a sorpresa dell'amministrazione Trump di dazi sulle importazioni europee ha mandato in subbuglio i mercati internazionali. Gli Stati Uniti impongono dazi del 20% su una vasta gamma di prodotti provenienti dall'Unione Europea, con un'aliquota del 25% sulle auto prodotte all'estero. La decisione ha provocato immediate reazioni a Bruxelles, dove la Commissione Europea ha annunciato controdazi a partire dal 15 aprile, innescando una escalation che rischia di avere pesanti conseguenze sull'economia globale.
La situazione è particolarmente critica per il settore automobilistico, già alle prese con le sfide della transizione ecologica. Il Ministro italiano Adolfo Urso ha chiesto con urgenza una sospensione delle norme del Green Deal, sottolineando la necessità di proteggere le industrie nazionali di fronte a questa nuova aggressione commerciale. "La situazione richiede una risposta immediata e coordinata a livello europeo", ha dichiarato Urso in una conferenza stampa, "Chiediamo alla Commissione Europea di valutare con la massima urgenza la sospensione delle regole del Green Deal, almeno temporaneamente, per evitare danni irreparabili al settore automobilistico italiano e europeo."
Wall Street ha reagito con veemenza, registrando una perdita di oltre 2mila miliardi di dollari in seguito all'annuncio. Il Presidente francese Emmanuel Macron ha definito la scelta di Trump "una decisione brutale che danneggia gravemente l'economia globale e i rapporti transatlantici". La situazione richiede un'azione rapida e coordinata tra gli Stati membri dell'Ue. A Palazzo Chigi è stata istituita una task force per monitorare la situazione e coordinare la risposta italiana alla crisi.
Le conseguenze di questa escalation protezionistica sono ancora difficili da prevedere, ma è chiaro che la sfida per l'Unione Europea è quella di trovare una strategia efficace per difendere le proprie industrie e i propri interessi, senza compromettere gli obiettivi a lungo termine della transizione energetica. La situazione necessita di un'attenta analisi e di un'azione rapida e determinata da parte di tutti gli attori coinvolti. Le prossime settimane saranno cruciali per capire l'evoluzione di questa crisi e le sue ripercussioni sull'economia globale. Il timore è che questa sia solo l'inizio di una nuova fase di conflitti commerciali, con conseguenze imprevedibili per l'economia mondiale.
(