Un anno di minacce: le registrazioni di Sara Campanella

Un anno di minacce: le registrazioni di Sara Campanella

Il dolore di un fratello: gli audio di Sara Campanella e la tragedia

Le registrazioni che raccontano una storia di stalking e violenza, culminata nella morte di Sara Campanella, mettono a nudo la disperazione di una giovane donna braccata da un carnefice.

Il fratello di Sara, distrutto dal dolore, ha rilasciato alcune dichiarazioni strazianti. “Se lo avessi saputo, se solo avessi potuto fare qualcosa… non sarebbe finita così”, ha affermato, la voce rotta dal pianto. Le sue parole risuonano come un grido di impotenza, un rimpianto lacerante di fronte alla tragedia che ha colpito la sua famiglia.

Gli audio ritrovati nel telefono di Sara mostrano una situazione agghiacciante. Si sente la giovane donna, con voce tremante, raccontare le angherie subite, le minacce, le continue vessazioni da parte del suo persecutore. In alcuni frammenti, si sente Sara implorare pietà, mentre in altri cerca di difendersi con coraggio, rivendicando il suo diritto alla libertà e alla sicurezza. “Mi segui da un anno, smettila!”, grida in uno dei messaggi vocali, la disperazione che le stringe la gola.

La vicenda ha scosso profondamente la comunità e ha sollevato un acceso dibattito sulla lotta contro lo stalking e la violenza di genere. L'università dove Sara studiava ha deciso di conferire alla giovane vittima una laurea alla memoria, un piccolo gesto di riconoscimento per una vita interrotta troppo presto, un simbolo di speranza e di impegno contro la violenza.

L'inchiesta è ancora in corso, ma le registrazioni audio rappresentano una prova inconfutabile della sofferenza di Sara e della sistematica violenza psicologica subita. Questi audio, carichi di dolore e di speranza perduta, diventano un monito per tutti noi, un appello all’attenzione e alla prevenzione, un urlo silenzioso che chiede giustizia per Sara e per tutte le vittime di violenza. La lotta contro lo stalking richiede un impegno costante e una maggiore consapevolezza da parte di tutti, affinché tragedie come questa non si ripetano.

È fondamentale ricordare l’importanza dei centri antiviolenza e dei numeri verdi a cui rivolgersi in caso di bisogno. Non siete soli.

Ricordiamo il numero antiviolenza: 1522

(04-04-2025 00:20)