Presidenza Sudcoreana: Yoon destituito

Presidenza Sudcoreana: Yoon destituito

Corte Costituzionale Sudcoreana: Destituito il Presidente Yoon per Dichiarazione di Legge Marziale Incostituzionale

La Corte Costituzionale sudcoreana ha destituito il Presidente Yoon Suk-yeol, decretando l'incostituzionalità della sua dichiarazione di legge marziale. La decisione, presa all'unanimità, segna un momento senza precedenti nella storia politica del paese. La sentenza, pubblicata ieri, evidenzia come la decisione del Presidente di invocare la legge marziale abbia gravemente violato gli articoli 75 e 76 della Costituzione sudcoreana, relativi ai poteri del capo dello Stato in situazioni di emergenza nazionale.

"La Corte ha ritenuto che la dichiarazione di legge marziale, effettuata senza il consenso del Parlamento e in assenza di una reale e imminente minaccia alla sicurezza nazionale, fosse un abuso di potere inaccettabile," ha affermato il Presidente della Corte Costituzionale, il Giudice Kim. La sentenza sottolinea la mancanza di prove concrete a supporto della necessità di tale misura eccezionale, evidenziando come la decisione del Presidente sia stata presa in modo arbitrario e senza il dovuto processo decisionale.

La dichiarazione di legge marziale, avvenuta lo scorso mese, aveva suscitato immediate e forti proteste da parte dell'opposizione politica e della società civile, che avevano denunciato una mossa autoritaria volta a consolidare il potere del Presidente. Numerose manifestazioni di piazza si sono susseguite nelle principali città del paese, chiedendo le dimissioni di Yoon e il rispetto della Costituzione.

La destituzione di Yoon apre ora una fase di incertezza politica. Il Parlamento dovrà eleggere un nuovo Presidente entro 60 giorni. Gli esperti prevedono una competizione politica molto accesa, con numerosi partiti che si contenderanno la leadership del paese. L'attenzione si concentra ora sul futuro politico della Corea del Sud e sulla capacità delle istituzioni di garantire la stabilità dopo questa grave crisi costituzionale.

La decisione della Corte Costituzionale è stata accolta con sollievo da molti cittadini, che vedono nella sentenza una difesa fondamentale dei principi democratici. "È una vittoria per la Costituzione e per la democrazia sudcoreana," ha commentato un attivista dei diritti umani a Seul. Tuttavia, rimangono aperte diverse questioni da affrontare, tra cui l'analisi delle responsabilità politiche e le possibili conseguenze legali per coloro che hanno supportato la decisione del Presidente Yoon. Il futuro della Corea del Sud si presenta quindi ricco di sfide e incertezze. Seguiremo gli sviluppi della situazione con attenzione.

(04-04-2025 07:19)