Mercato unico: la risposta di De Molli ai dazi di Trump

Mercato unico: la risposta di De Molli ai dazi di Trump

Teha stima impatti contenuti per l'Italia dall'inflazione: De Molli punta sul mercato unico dei capitali

L'Italia, meno dipendente dalle esportazioni rispetto agli altri Paesi dell'Unione Europea, dovrebbe subire impatti mediamente contenuti dall'inflazione globale, secondo le stime di Teha. Questa analisi offre una prospettiva relativamente positiva per l'economia italiana, considerata la forte esposizione di altri Stati membri alle fluttuazioni dei mercati internazionali. La minore dipendenza dalle esportazioni rappresenta un cuscinetto contro gli shock esterni, offrendo una maggiore resilienza rispetto a nazioni più integrate nelle catene di fornitura globali.

"Il mercato unico dei capitali è la vera leva strategica contro i dazi di Trump e le tensioni geopolitiche," afferma Pietro De Molli, esponente di spicco nel dibattito economico italiano. De Molli sottolinea l'importanza di una maggiore integrazione finanziaria europea per mitigare i rischi derivanti da politiche protezionistiche e instabilità internazionale. Un mercato unico dei capitali più efficiente, argomenta De Molli, permetterebbe alle imprese italiane di accedere a un bacino di finanziamenti più ampio e diversificato, riducendo la dipendenza da fonti nazionali e aumentando la loro capacità di resistere agli shock economici.

L'analisi di Teha, pur evidenziando una relativa resilienza italiana, non trascura le sfide che il Paese deve affrontare. L'inflazione, seppur con impatti contenuti, continua a rappresentare una preoccupazione, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione. È quindi fondamentale, secondo gli esperti, mettere in atto politiche economiche mirate a sostenere la crescita e a proteggere il potere d'acquisto dei cittadini. In questo contesto, la realizzazione del mercato unico dei capitali assume un'importanza strategica, non solo come strumento per affrontare le tensioni esterne, ma anche come fattore di crescita interna a lungo termine.

De Molli conclude affermando che: "Investire nell'integrazione europea è un investimento nel futuro dell'Italia. Solo attraverso una maggiore collaborazione e una più profonda integrazione possiamo costruire un'economia più forte, più resiliente e più equa." La sua analisi incoraggia quindi un approccio proattivo da parte delle istituzioni italiane, puntando su riforme strutturali e sulla piena realizzazione del mercato unico europeo come pilastri fondamentali per la crescita economica e la stabilità finanziaria del Paese.

La stima di Teha, pur offrendo una prospettiva relativamente rassicurante, invita ad una costante vigilanza e ad una continua valutazione dell'evoluzione della situazione economica globale. La flessibilità e l'adattamento saranno cruciali per affrontare le sfide future e per garantire la prosperità dell'Italia nel contesto di un mondo in continua trasformazione.

(04-04-2025 11:48)