Maruotti (Anm) attacca Nordio: "Parole pericolose sui femminicidi"

Femminicidi: Maruotti (Anm) attacca Nordio: "Parole pericolose, serve più di un ergastolo"
"Non basta prevedere un reato autonomo punito con l'ergastolo, se poi non si investe in politiche sociali, sulla famiglia e sull'educazione sentimentale". Con queste parole, il segretario dell'Associazione Nazionale Magistrati (Anm), Giuseppe Maruotti, ha sferzato duramente le proposte del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in merito al contrasto ai femminicidi. In un'intervista rilasciata oggi, Maruotti ha espresso forti perplessità sulla strategia del Guardasigilli, definendo alcune sue affermazioni "pericolose".
Maruotti si concentra sulla necessità di un approccio multiforme al problema, andando oltre la mera repressione penale. "L'ergastolo per femminicidio, pur rappresentando un segnale importante, non è la soluzione definitiva – ha spiegato il segretario dell'Anm – Se non si affrontano le radici culturali e sociali che alimentano la violenza sulle donne, se non si investe seriamente in prevenzione, educazione e sostegno alle vittime, rischiamo di combattere solo le conseguenze e non le cause del fenomeno".
Il magistrato ha sottolineato l'importanza di politiche sociali mirate, di un maggiore sostegno alle famiglie in difficoltà e, soprattutto, di un'educazione sentimentale adeguata fin dalla più giovane età. "È necessario – ha aggiunto Maruotti – promuovere una cultura del rispetto, contrastando gli stereotipi di genere e promuovendo la parità tra uomo e donna. Solo così potremo sperare di ridurre significativamente il numero dei femminicidi".
Le dichiarazioni del segretario dell'Anm arrivano in un momento di forte dibattito pubblico sul tema. La proposta di Nordio di introdurre un reato autonomo di femminicidio punibile con l'ergastolo, pur accolta da alcuni con favore, ha sollevato critiche da parte di diverse organizzazioni femministe e di esponenti del mondo giudiziario, che ne evidenziano le possibili falle. Maruotti, con la sua intervista, si aggiunge a queste voci critiche, sottolineando la necessità di un approccio più ampio e strutturato al problema, che vada oltre la semplice introduzione di nuove norme penali.
"Le parole del Ministro sono pericolose perché rischiano di far credere che il problema sia risolvibile con un semplice inasprimento delle pene, trascurando gli aspetti cruciali della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere", ha concluso Maruotti, lanciando un appello al Governo affinché si adotti una strategia più completa ed efficace per la tutela delle donne. L'Anm si impegna a continuare a monitorare la situazione e a sollecitare l'adozione di misure concrete per contrastare il drammatico fenomeno dei femminicidi.
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