La voce di Sara Campanella contro il suo aggressore: "Lasciami stare"

La voce di Sara Campanella contro il suo aggressore: "Lasciami stare"

L'audio choc di Sara Campanella: "Lasciami in pace"

Messina, si fa sempre più agghiacciante il quadro che emerge dall'omicidio di Sara Campanella, la giovane uccisa lunedì scorso nel capoluogo siciliano. L'arresto di Stefano Argentino, accusato del femminicidio, è stato accompagnato dalla scoperta di un elemento probatorio di devastante impatto emotivo: una registrazione audio che ritrae gli ultimi, drammatici scambi di frasi tra la vittima e il suo carnefice.

Secondo quanto riportato dagli inquirenti, l'audio, recuperato dal telefono cellulare di Sara, mostra con chiarezza la disperazione della ragazza e la violenza verbale di Argentino. Si sentono le parole di Sara, cariche di terrore e di supplica: "Lasciami in pace, non voglio nulla con te", ripete più volte con voce tremolante. Le sue parole, rese pubbliche solo parzialmente per rispetto alla memoria della vittima e alla delicatezza delle indagini, testimoniano la violenza psicologica subita prima dell'orribile epilogo.

L'audio, dunque, si configura come una prova fondamentale per la ricostruzione dei fatti e per sostenere l'accusa contro Argentino. Fornisce una testimonianza diretta del clima di terrore e di oppressione che Sara stava vivendo. La sua voce, registrata in quei momenti di disperazione, risuona come un grido di aiuto rimasto inascoltato, una drammatica testimonianza del femminicidio.

La Procura di Messina sta procedendo con celerità e determinazione, acquisendo tutte le prove necessarie per far luce su quanto accaduto. L'analisi del telefono di Sara e di altri dispositivi elettronici potrebbe fornire ulteriori dettagli sull'accaduto e sulle dinamiche della relazione tra la vittima e l'indagato. L'attenzione si concentra ora sull'accertamento di eventuali precedenti episodi di violenza o di stalking, e sulle circostanze che hanno portato all'omicidio.

La tragedia di Sara Campanella scuote profondamente la comunità messinese e riaccende i riflettori sul drammatico fenomeno della violenza sulle donne. L'audio ritrovato sul suo telefono rappresenta un monito, un grido silenzioso che dovrebbe spingere a una maggiore attenzione, prevenzione e lotta contro ogni forma di violenza di genere. È fondamentale ricordare che non si tratta di un caso isolato, ma di un problema sociale che richiede un impegno collettivo e costante per garantire la sicurezza e il benessere delle donne.

L'articolo è aggiornato alle informazioni disponibili al momento della pubblicazione e potrebbe essere soggetto a modifiche in base all'evolversi delle indagini.

(03-04-2025 20:10)