Da 35%, il prezzo del Parmigiano Reggiano schizza: produttori in allarme

Parmigiano Reggiano e Grana Padano: Dazi al 35%, la rabbia dei Consorzi
L'aumento delle tariffe americane sul Parmigiano Reggiano e sul Grana Padano al 35% scatena la reazione indignata dei presidenti dei due consorzi di tutela. Un duro colpo per il settore, che si sente abbandonato e teme ripercussioni devastanti sul mercato statunitense.
“È assurdo!” tuona Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano. “Le nostre forme costano già il doppio rispetto ai prodotti similari americani. Con questi dazi, non solo non si tutelano i consumatori americani, ma si danneggia gravemente un settore che rappresenta un’eccellenza italiana nel mondo.” Bertinelli sottolinea l’incongruenza della misura, evidenziando come l’aumento delle tariffe finisca per colpire la qualità e l’autenticità, favorendo invece la proliferazione di imitazioni di minore pregio.
Anche Renato Berni, presidente del Consorzio del Grana Padano, esprime profonda preoccupazione: “Questo è un duro colpo per tutto il settore. Temiamo una contrazione significativa delle esportazioni verso gli Stati Uniti, con conseguenze economiche negative per le aziende e per tutto l’indotto.” Berni si unisce alle critiche di Bertinelli, sottolineando che l’impatto dei dazi non si limiterà alle sole aziende produttrici, ma si ripercuoterà sull’intera filiera, dalla produzione agricola alla distribuzione.
Le preoccupazioni maggiori riguardano la diffusione di prodotti contraffatti sul mercato americano. L’aumento dei dazi, infatti, potrebbe paradossalmente favorire l’ingresso di imitazioni a basso costo, falsamente presentate come prodotti tipici italiani, a danno dei consumatori e delle aziende che rispettano gli standard di qualità e le rigorose norme di produzione del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano. “L’effetto sarà quello di favorire i falsi americani”, afferma con amarezza Bertinelli, ribadendo l'urgenza di un intervento istituzionale a tutela del Made in Italy.
I presidenti dei due consorzi chiedono, quindi, un intervento immediato delle istituzioni italiane per affrontare la situazione e mitigare i danni causati da questa decisione commerciale americana. La sfida è quella di proteggere un patrimonio agroalimentare di inestimabile valore e difendere gli interessi delle aziende che operano nel settore, garantendo la tutela del consumatore e la lotta contro le imitazioni. La speranza è che si riesca a trovare una soluzione rapida ed efficace per scongiurare le pesanti conseguenze di questa nuova tariffa.
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