Condanna per Lulù Selassiè: un anno e otto mesi per le minacce di morte a Manuel Bortuzzo

Lulù Selassiè condannata per stalking nei confronti di Manuel Bortuzzo
Condanna definitiva per Lulù Selassiè per stalking nei confronti del campione paralimpico Manuel Bortuzzo. Il Tribunale di Roma ha inflitto alla influencer una pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione. La sentenza, emessa oggi, chiude un capitolo giudiziario iniziato mesi fa con l'accusa di reiterate minacce e molestie nei confronti dell'ex fidanzato. Secondo l'accusa, Selassiè avrebbe perseguitato Bortuzzo per diversi mesi, con continue chiamate, messaggi e appostamenti, arrivando addirittura a minacciare di morte l'ex compagno.
La vicenda ha avuto una risonanza mediatica significativa, alimentata anche dalle dichiarazioni rilasciate da entrambi i diretti interessati nel corso delle indagini. La difesa di Selassiè aveva cercato di sminuire l'accaduto, sostenendo che si trattasse di gesti dettati da un forte stato emotivo legato alla fine della relazione, ma il Tribunale ha ritenuto le prove sufficienti per confermare la colpevolezza. La condanna, dunque, rappresenta una conferma della gravità dei fatti contestati e un segnale importante contro la violenza di genere e lo stalking, un fenomeno purtroppo sempre più diffuso.
La sentenza, oltre alla pena detentiva, prevede anche il divieto di avvicinamento a Bortuzzo e ai luoghi da lui frequentati. Questa misura cautelare è volta a tutelare la sicurezza del campione paralimpico e a garantire che non si verifichino ulteriori episodi di molestia. Si attende ora di capire se la difesa di Selassiè presenterà ricorso in appello.
Il caso ha sollevato un acceso dibattito sui social media, con molti utenti che si sono schierati a favore di Bortuzzo, esprimendo solidarietà e condanna per il comportamento di Selassiè. Altri, invece, hanno espresso perplessità sulla sentenza, sottolineando la necessità di una maggiore attenzione alle dinamiche relazionali e alla complessità dei sentimenti in gioco. In ogni caso, la vicenda sottolinea la necessità di una maggiore consapevolezza e di una più efficace prevenzione e repressione dello stalking, un reato che può avere conseguenze devastanti sulle vittime.
Resta da comprendere come questa sentenza impatterà sulla carriera pubblica di Selassiè e sul suo futuro. L'immagine pubblica della influencer è stata inevitabilmente compromessa da questa vicenda giudiziaria, che segna un punto fermo nella lotta contro la violenza e lo stalking. L'auspicio è che questo caso possa fungere da monito per tutti coloro che pensano di poter agire al di fuori della legge, senza conseguenze.
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