Sclerosi multipla: Francesca Mannocchi denuncia le carenze del sistema sanitario pubblico.

Sclerosi multipla: Francesca Mannocchi denuncia le carenze del sistema sanitario pubblico.

Francesca Mannocchi denuncia: "Sclerosi multipla e sanità privata a causa di liste d'attesa assurde"

Una grave denuncia arriva dalla giornalista romana Francesca Mannocchi, che sui suoi profili social ha raccontato la sua battaglia contro la burocrazia sanitaria e le lunghissime liste d'attesa per le cure. A causa della sua sclerosi multipla, Mannocchi si è vista costretta a ricorrere alla sanità privata, dopo aver ricevuto un appuntamento per una visita specialistica a ben quattro mesi di distanza e a 90 chilometri da casa sua.

“Assurdo”, ha scritto la giornalista, pubblicando screenshot della prenotazione. “Ho la sclerosi multipla. E sono costretta a ricorrere alla sanità privata”. Un racconto che evidenzia un problema purtroppo troppo diffuso nel nostro Paese: l’accesso alle cure specialistiche, soprattutto per chi soffre di malattie croniche e invalidanti, è spesso un vero e proprio calvario.

La Regione, interpellata sulla vicenda, ha replicato parlando di “mancanza di priorità nella ricetta” presentata dalla Mannocchi. Una giustificazione che, però, non placa le polemiche e lascia molti interrogativi aperti. Come è possibile che una persona affetta da sclerosi multipla, malattia che richiede cure tempestive e costanti, debba attendere così tanto tempo per una visita specialistica? E perché la sua richiesta non ha avuto la priorità che avrebbe dovuto avere?

Il caso di Francesca Mannocchi, purtroppo, non è un'eccezione. Molti cittadini si trovano a dover affrontare situazioni analoghe, costretti a scegliere tra la lunga attesa nel sistema pubblico e l’accesso alle cure private, con un aggravio di costi non indifferente. La denuncia della giornalista, però, ha acceso un faro su un problema serio che richiede una soluzione urgente. È necessario che le istituzioni prendano provvedimenti efficaci per ridurre le liste d'attesa e garantire l'accesso alle cure per tutti, soprattutto per chi ha bisogno di cure immediate e continuative.

La vicenda solleva interrogativi importanti sul funzionamento del sistema sanitario pubblico e sulla necessità di una riorganizzazione più efficiente ed equa, capace di garantire un accesso tempestivo e dignitoso alle cure per ogni cittadino, indipendentemente dalle sue condizioni economiche.

L'esperienza di Francesca Mannocchi dovrebbe rappresentare un monito per le istituzioni e un punto di partenza per un’azione incisiva e determinata volta a migliorare l'assistenza sanitaria nel nostro paese. Il diritto alla salute, infatti, è un diritto fondamentale che non può essere negato a nessuno.

(01-04-2025 18:30)