**L'UE risponde ai dazi: scattano le contromisure, ma regna l'incertezza politica.**

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Guerra Commerciale: L'Europa Risponde con Contromisure da 26 Miliardi, Big Tech e Banche nel Mirino?
Bruxelles - L'Unione Europea ha compiuto un passo significativo nella disputa commerciale che la contrappone ad altri Paesi, approvando due liste di merci da colpire con dazi per un valore complessivo di 26 miliardi di euro. La decisione, resa nota oggi, rappresenta una risposta alle politiche commerciali ritenute sleali e protezionistiche.
Fonti interne confermano che le liste includono una vasta gamma di prodotti, dai beni di consumo ai componenti industriali. Tuttavia, la vera novità risiede nella possibilità, ventilata da diversi analisti, di un'estensione delle contromisure anche ai settori della big tech e bancario.
“Stiamo valutando tutte le opzioni,” ha dichiarato un funzionario europeo a condizione di anonimato. “Non escludiamo alcuna possibilità, se necessario, per proteggere gli interessi europei.”
Timori di un'Escalation: La mossa europea non è priva di rischi. Molti temono una spirale di ritorsioni che potrebbe danneggiare l'economia globale. Diversi governi europei hanno espresso preoccupazione per le possibili conseguenze sui loro settori industriali. La divisione tra gli stati membri è palpabile, con alcuni che spingono per una linea dura e altri che invocano il dialogo e la negoziazione.
L'Europa Affila le Armi: Nonostante le divisioni interne, l'Unione Europea sembra intenzionata a far valere le proprie ragioni. Le controtariffe sono pronte a scattare, ma la data precisa rimane ancora incerta. Tutto dipenderà dall'evoluzione della situazione e dalle prossime mosse degli altri Paesi. La speranza è che si possa giungere a una soluzione negoziata, evitando una guerra commerciale aperta che danneggerebbe tutti gli attori coinvolti.
Resta da vedere se la diplomazia prevarrà o se la tensione continuerà a crescere.
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