Tensioni a Roma: otto arresti per la manifestazione a sostegno di Ramy

Tensioni a Roma: otto arresti per la manifestazione a sostegno di Ramy

Scontri al corteo per Ramy: otto misure cautelari per attivisti Askatasuna

Otto misure cautelari, tra arresti domiciliari e obblighi di firma, sono state disposte dal GIP di Roma nei confronti di altrettanti attivisti del collettivo Askatasuna, in relazione agli scontri avvenuti a Roma il 9 gennaio scorso durante una manifestazione di solidarietà per Ramy Shaath. Gli scontri, che hanno visto coinvolti circa 500 manifestanti, hanno causato danni al commissariato di polizia e numerosi lanci di oggetti contro le forze dell'ordine.


La Procura ha contestato ai manifestanti diversi reati, tra cui violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e lancio di oggetti pericolosi. Le indagini, condotte dalla Digos, si sono concentrate sull'identificazione dei responsabili degli atti più gravi. Le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza e dai cellulari dei presenti sono state fondamentali per ricostruire la dinamica degli eventi e individuare gli attivisti più coinvolti.


Secondo quanto emerso dalle indagini, alcuni manifestanti avrebbero aggredito gli agenti con oggetti contundenti, causando lievi ferimenti. Altri, invece, avrebbero partecipato attivamente al danneggiamento del commissariato, causando ingenti danni alla struttura. L'azione repressiva delle forze dell'ordine è stata oggetto di critiche da parte di alcuni testimoni, che denunciano l'uso eccessivo della forza.


Il collettivo Askatasuna, attraverso un comunicato stampa, ha espresso solidarietà agli attivisti colpiti dalle misure cautelari, definendo gli arresti "un tentativo di intimidazione volto a reprimere la protesta politica". Il collettivo ha inoltre ribadito la sua richiesta di liberazione di Ramy Shaath, attivista palestinese arrestato in Egitto. La vicenda resta aperta e nelle prossime settimane si attendono ulteriori sviluppi, con l'inizio dei processi a carico degli indagati.


L'episodio solleva interrogativi sulla gestione dell'ordine pubblico durante le manifestazioni e sulla necessità di garantire il diritto di protesta nel rispetto delle norme. Il dibattito pubblico è acceso e le diverse posizioni in campo mettono in luce la complessità di un tema che tocca aspetti cruciali della democrazia e della libertà di espressione.


Si attendono ulteriori aggiornamenti dall'autorità giudiziaria riguardo all'evolversi delle indagini e ai futuri sviluppi processuali. La vicenda sottolinea l'importanza di una riflessione approfondita sulle dinamiche delle proteste e sulla necessità di un dialogo costruttivo tra le forze dell'ordine e i manifestanti per evitare il ripetersi di episodi di violenza.

(02-04-2025 08:01)