Pistola ritrovata: svolta nelle indagini sull'omicidio del procuratore

Pistola ritrovata: svolta nelle indagini sull

Nuova svolta nell'omicidio Caccia: pistola ritrovata nell'appartamento di D'Onofrio

Milano, – Una nuova indagine è stata aperta dalla procura di Milano a seguito del ritrovamento di un'arma da fuoco nell'appartamento di Francesco D'Onofrio, già indagato in passato nell'ambito dell'omicidio del procuratore antimafia Alberto Caccia. L'arma, una pistola, è risultata compatibile con quella utilizzata per uccidere il magistrato nel 1992. La scoperta, avvenuta durante una perquisizione condotta nelle scorse settimane, ha riaperto un caso che sembrava ormai archiviato, gettando nuova luce su un delitto rimasto a lungo irrisolto e simbolo della ferocia della 'ndrangheta al Nord.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la pistola ritrovata presenta caratteristiche balistiche che corrispondono a quelle dei proiettili esplosi contro il procuratore Caccia. Gli inquirenti stanno ora procedendo ad un'accurata analisi balistica e genetica dell'arma per cercare di accertare definitivamente il suo collegamento con l'omicidio. La presenza di tracce biologiche sull'arma potrebbe fornire elementi cruciali per ricostruire la dinamica dell'evento e individuare eventuali complici. La notizia ha destato enorme interesse e preoccupazione nel mondo giudiziario e tra coloro che hanno a cuore la lotta contro la criminalità organizzata.

L'ipotesi investigativa, al momento, è quella di un possibile collegamento tra il ritrovamento dell'arma e le attività criminali di D'Onofrio, la cui figura è già nota alle forze dell'ordine per i suoi presunti legami con ambienti mafiosi. Le indagini si concentreranno ora sul chiarire il ruolo di D'Onofrio nell'omicidio Caccia e sulle eventuali connessioni con altre figure coinvolte nel delitto. La procura di Milano sta lavorando con la massima discrezione per evitare di compromettere le indagini in corso. Gli sviluppi futuri dell'inchiesta saranno sicuramente seguiti con attenzione dall'opinione pubblica.

L'omicidio del procuratore Caccia rappresenta un capitolo doloroso della storia giudiziaria italiana, un esempio della spietata violenza utilizzata dalla 'ndrangheta per intimidire e neutralizzare chi si opponeva alle sue attività illegali. La speranza è che questa nuova svolta investigativa possa finalmente portare alla completa verità e alla giustizia per il magistrato assassinato e per la sua famiglia. Questo ritrovamento, se confermato, potrebbe rappresentare una svolta decisiva nella lotta contro la criminalità organizzata, un segnale importante per chi si impegna quotidianamente nella difesa dello Stato di diritto. L'attenzione mediatica sull'argomento è alta e si attende con ansia l'esito delle indagini.

(02-04-2025 06:08)