Otto marzo: cinque femminicidi, psicologi analizzano i casi.

Due femminicidi in tre giorni: l'allarme sulle relazioni tossiche e la necessità di educazione
Due femminicidi in appena tre giorni. Un dato agghiacciante che si aggiunge al già drammatico bilancio del 2024: 17 vittime nei primi tre mesi dell'anno, 5 solo dalla giornata dell'8 marzo. Questi numeri impongono una riflessione urgente sulla prevenzione e sulla necessità di educare i giovani a riconoscere e a evitare le relazioni tossiche.
"I comportamenti ossessivi e intrusivi sono campanelli d'allarme, troppo spesso ignorati", afferma la psicologa Bolzan, sottolineando la difficoltà di alcuni individui nel gestire il rifiuto. Questa incapacità di accettare un "no", di rispettare i limiti dell'altro, si trasforma in un meccanismo pericoloso che può sfociare nella violenza, fino all'estremo del femminicidio.
L'esperta Todaro, analizzando i recenti casi, ha evidenziato delle analogie con vicende passate, richiamando l'attenzione su un inquietante schema ricorrente: "Spesso si assiste a una escalation di controllo e di violenza psicologica che precede l'atto finale. È fondamentale intervenire prima che sia troppo tardi".
La prevenzione passa inevitabilmente attraverso una maggiore consapevolezza. È necessario educare le nuove generazioni a riconoscere i segnali di una relazione malsana: il controllo eccessivo, la gelosia possessiva, gli atteggiamenti manipolativi, le minacce, sia verbali che fisiche. Imparare a dire "no" e a porre dei limiti è fondamentale per tutelare la propria incolumità.
Le scuole, le famiglie e le istituzioni hanno un ruolo chiave in questo processo educativo. Sono necessari interventi mirati, programmi di sensibilizzazione e campagne informative capaci di raggiungere i giovani e di fornire loro gli strumenti per costruire relazioni sane e rispettose. Non si tratta solo di insegnare il concetto astratto di rispetto, ma di fornire strumenti concreti per riconoscere e contrastare la violenza di genere in tutte le sue forme.
È urgente un impegno collettivo per contrastare questo fenomeno drammatico. Solo attraverso una diffusa consapevolezza e un'azione coordinata potremo sperare di interrompere la spirale di violenza e di garantire un futuro libero dalla paura alle donne.
Per approfondire il tema e trovare supporto, è possibile consultare il sito del Ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia e il numero verde antiviolenza 800.660116.
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